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Il governo cinese ha deciso di interrompere gli aiuti pubblici alla diffusione sul mercato nazionale delle vetture elettriche e plug-in. Questa decisione costituisce uno spartiacque importante per la Repubblica Popolare, che dimostra una prova di maturità per il mercato delle cosiddette Nev (New energy vehicles).
In Europa, si ricorda che alcuni anni fa la Germania ha sbagliato clamorosamente la stima di quanto il mercato delle vetture elettriche fosse pronto a stare in piedi sulle proprie gambe. La conseguenza fu un mercato crollato e incentivi ripristinati dal 2026.
Tuttavia, nella Repubblica Popolare, il governo ha deciso di facilitare l'immatriolazione delle vetture elettriche rispetto a quelle tradizionali, che possono essere estremamente onerose da targare.
Inoltre, si tratta di una decisione importante per i costruttori cinesi, che dipendono dalle politiche statali. Nel 2023 hanno beneficiato di qualcosa come 221 miliardi di dollari di sostegni statali e incentivi ai consumatori.
L'attesa consolidamento dell'industria locale dovrebbe contribuire a risolvere il problema della sovracapacità produttiva dell'automotive cinese, che ha generato una guerra commerciale fra i car makers locali.
Il governo cinese ha anche deciso di mettere in standby per un anno l'ulteriore stretta sulla fornitura di terre rare ai costruttori esteri, già sotto scacco cinese.
In sintesi, la decisione del governo cinese è stata una prova di maturità per il mercato delle vetture elettriche e mostra che le aziende con le spalle più grandi e conti più solidi saranno solo quelle che sopravvivranno sul mercato.
In Europa, si ricorda che alcuni anni fa la Germania ha sbagliato clamorosamente la stima di quanto il mercato delle vetture elettriche fosse pronto a stare in piedi sulle proprie gambe. La conseguenza fu un mercato crollato e incentivi ripristinati dal 2026.
Tuttavia, nella Repubblica Popolare, il governo ha deciso di facilitare l'immatriolazione delle vetture elettriche rispetto a quelle tradizionali, che possono essere estremamente onerose da targare.
Inoltre, si tratta di una decisione importante per i costruttori cinesi, che dipendono dalle politiche statali. Nel 2023 hanno beneficiato di qualcosa come 221 miliardi di dollari di sostegni statali e incentivi ai consumatori.
L'attesa consolidamento dell'industria locale dovrebbe contribuire a risolvere il problema della sovracapacità produttiva dell'automotive cinese, che ha generato una guerra commerciale fra i car makers locali.
Il governo cinese ha anche deciso di mettere in standby per un anno l'ulteriore stretta sulla fornitura di terre rare ai costruttori esteri, già sotto scacco cinese.
In sintesi, la decisione del governo cinese è stata una prova di maturità per il mercato delle vetture elettriche e mostra che le aziende con le spalle più grandi e conti più solidi saranno solo quelle che sopravvivranno sul mercato.