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Cibi a calorie negative: "Più se ne mangia, più si perde peso". Dagli spinaci al brodo, quali sono e come funzionano.
Un'altra curiosità nutrizionale riguarda i cibi con calorie negative. Secondo gli esperti, ci sono alcuni alimenti che contengono così poche calorie che introdurli e attivare la digestione per metabolizzarli fa bruciare più dell'apporto calorico del cibo stesso, facendoci dimagrire, di fatto, mangiando.
Una chimera? Secondo gli esperti non si tratterebbe affatto di utopia. Esiste infatti la cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta.
In parole semplici significa che il corpo “brucia” una certa quantità di energia (ossia calorie) per la trasformazione del cibo, dalla masticazione alla vera e propria digestione nello stomaco fino all’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale.
Come spiega la dietista Jessica Benacchio sul proprio sito web, “l'atto stesso di mangiare faccia bruciare calorie”.
Esistono alcuni alimenti che ci permettono di consumare più calorie di quelle fornite quando li mangiamo, stimolando opportunamente il nostro metabolismo. Questi cibi sono alimenti a bassa densità calorica, contenenti pochi grassi, pochi carboidrati e poche proteine, ma allo stesso tempo molto ricchi di acqua.
Il bilancio tra quanto speso e quanto immesso può diventare negativo. Tra gli alimenti a calorie negative ci sono innanzitutto i vegetali: frutta e verdura, ma anche le spezie. Di solito sono quelli più ricchi di fibre e vitamine (la C soprattutto) a garantire la termogenesi indotta dalla dieta.
È necessario masticare bene e a lungo per aiutare la digestione, per stimolare la produzione di succhi gastrici e per attivare il processo attraverso cui si percepisce il senso di sazietà.
Un'altra curiosità nutrizionale riguarda i cibi con calorie negative. Secondo gli esperti, ci sono alcuni alimenti che contengono così poche calorie che introdurli e attivare la digestione per metabolizzarli fa bruciare più dell'apporto calorico del cibo stesso, facendoci dimagrire, di fatto, mangiando.
Una chimera? Secondo gli esperti non si tratterebbe affatto di utopia. Esiste infatti la cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta.
In parole semplici significa che il corpo “brucia” una certa quantità di energia (ossia calorie) per la trasformazione del cibo, dalla masticazione alla vera e propria digestione nello stomaco fino all’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale.
Come spiega la dietista Jessica Benacchio sul proprio sito web, “l'atto stesso di mangiare faccia bruciare calorie”.
Esistono alcuni alimenti che ci permettono di consumare più calorie di quelle fornite quando li mangiamo, stimolando opportunamente il nostro metabolismo. Questi cibi sono alimenti a bassa densità calorica, contenenti pochi grassi, pochi carboidrati e poche proteine, ma allo stesso tempo molto ricchi di acqua.
Il bilancio tra quanto speso e quanto immesso può diventare negativo. Tra gli alimenti a calorie negative ci sono innanzitutto i vegetali: frutta e verdura, ma anche le spezie. Di solito sono quelli più ricchi di fibre e vitamine (la C soprattutto) a garantire la termogenesi indotta dalla dieta.
È necessario masticare bene e a lungo per aiutare la digestione, per stimolare la produzione di succhi gastrici e per attivare il processo attraverso cui si percepisce il senso di sazietà.