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Il caso dei cinque ragazzi che hanno sferrato un brutale pestaggio in un club di Corso Como, lasciando il 22enne Alessandro Chiani gravemente ferito. Il ragazzo di Monza, cresciuto a Triante, era stato visto in video con gli altri quattro indagati, tutti di Monza, durante la notte dell'aggressione.
Il legame tra loro e i minorenni non sembra così stretto, ma tutti condividono una passione per il calcio e la palestra. I ragazzi della zona lo ricordano ai tempi del catechismo come un tipo un po’ «vivace». Tra di loro c'era Alessandro Chiani, 18 anni, che aveva già una storia di violenze, con una denuncia per furto all'età di 16 anni.
Il pestaggio è stato iniziato nel corso di un'uscita serale da Monza nei locali della zona di Corso Como, uno dei poli del divertimento milanese. La sera prima, i ragazzi avevano festeggiato il compleanno di Alessandro Chiani, ma dopo essere stati respinti all'ingresso di un club, la notte ha preso una brutta piega.
I cinque ragazzi sono stati arrestati e i loro genitori hanno chiesto privacy. Ma ciò che è emerso dagli atti dell'inchiesta è un quadro di indifferenza e disumana violenza. I ragazzi avevano parlato ininterrottamente dei loro progetti di rapina, compresa la possibilità di colpire ancora una volta dopo essere stati arrestati.
Il caso ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza della città e sulla presenza di giovani con un comportamento violento. Il padre di Alessandro Chiani ha espresso le sue emozioni in un'intervista: "Mio figlio è vivo per miracolo, è arrivato in ospedale con un litro di sangue. È vivo perché era a 500 metri, se sarebbe stato a pochi passi da qui, sarebbe morto".
Il legame tra loro e i minorenni non sembra così stretto, ma tutti condividono una passione per il calcio e la palestra. I ragazzi della zona lo ricordano ai tempi del catechismo come un tipo un po’ «vivace». Tra di loro c'era Alessandro Chiani, 18 anni, che aveva già una storia di violenze, con una denuncia per furto all'età di 16 anni.
Il pestaggio è stato iniziato nel corso di un'uscita serale da Monza nei locali della zona di Corso Como, uno dei poli del divertimento milanese. La sera prima, i ragazzi avevano festeggiato il compleanno di Alessandro Chiani, ma dopo essere stati respinti all'ingresso di un club, la notte ha preso una brutta piega.
I cinque ragazzi sono stati arrestati e i loro genitori hanno chiesto privacy. Ma ciò che è emerso dagli atti dell'inchiesta è un quadro di indifferenza e disumana violenza. I ragazzi avevano parlato ininterrottamente dei loro progetti di rapina, compresa la possibilità di colpire ancora una volta dopo essere stati arrestati.
Il caso ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza della città e sulla presenza di giovani con un comportamento violento. Il padre di Alessandro Chiani ha espresso le sue emozioni in un'intervista: "Mio figlio è vivo per miracolo, è arrivato in ospedale con un litro di sangue. È vivo perché era a 500 metri, se sarebbe stato a pochi passi da qui, sarebbe morto".