VoceDiRoma
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Un'inchiesta che potrebbe far gelare il sangue a molti italiani. Steve Witkoff, un uomo d'affari di New York, è stato al centro di una controversia che coinvolge uno dei presidenti più inquietanti della nostra epoca: Donald Trump. Il segretario di Stato degli Stati Uniti ha ceduto alle pressioni dell'amico e della sua famiglia per trasferire la politica estera americana nelle mani del presidente russo Vladimir Putin.
Witkoff, un uomo di affari con una lunga storia di successi nella settore immobiliare, è stato uno dei pochi a fidarsi di Trump durante le primarie repubblicane nel 2016. Lui e il suo partner di negozio hanno fondato la World Liberty Financial, che si occupa di criptovalute. Tra loro si sono frequentati con assiduità, anche nei momenti più difficili.
La questione è come Witkoff sia riuscito a convincere Trump a cedere alle pressioni di Putin, un uomo che non ha esperienza politica e men che meno diplomatica. Secondo i 28 punti del piano, Ucraina dovrebbe rinunciare alla sua indipendenza e abbandonare la prospettiva di entrare nell'Unione europea.
La ricostruzione dell'Ucraina sarà finanziata da Russia, con il Belgio che dovrà sblocchiare 100 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti contribuiranno con altri 100 miliardi, mentre la Russia si preoccupa solo del suo interesse, ovvero trattenere per sé e per i suoi alleati una cospicua parcella.
La disinvoltura di Witkoff è stracarica. È un uomo che sa come maneggiare gli strumenti più delicati, come le garanzie di difesa simili all'articolo 5 della Nato. Ma l'uomo dell'affari non si ferma qui. Ha anche il via libero all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea.
In una controversia che sembra essere solo un caso isolato, c'è qualcosa di più profondo. C'è la questione del potere e della politica estera, ma anche di come i leader delle grandi potenze abbiano perso il senso della responsabilità e dell'onore.
Witkoff, un uomo di affari con una lunga storia di successi nella settore immobiliare, è stato uno dei pochi a fidarsi di Trump durante le primarie repubblicane nel 2016. Lui e il suo partner di negozio hanno fondato la World Liberty Financial, che si occupa di criptovalute. Tra loro si sono frequentati con assiduità, anche nei momenti più difficili.
La questione è come Witkoff sia riuscito a convincere Trump a cedere alle pressioni di Putin, un uomo che non ha esperienza politica e men che meno diplomatica. Secondo i 28 punti del piano, Ucraina dovrebbe rinunciare alla sua indipendenza e abbandonare la prospettiva di entrare nell'Unione europea.
La ricostruzione dell'Ucraina sarà finanziata da Russia, con il Belgio che dovrà sblocchiare 100 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti contribuiranno con altri 100 miliardi, mentre la Russia si preoccupa solo del suo interesse, ovvero trattenere per sé e per i suoi alleati una cospicua parcella.
La disinvoltura di Witkoff è stracarica. È un uomo che sa come maneggiare gli strumenti più delicati, come le garanzie di difesa simili all'articolo 5 della Nato. Ma l'uomo dell'affari non si ferma qui. Ha anche il via libero all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea.
In una controversia che sembra essere solo un caso isolato, c'è qualcosa di più profondo. C'è la questione del potere e della politica estera, ma anche di come i leader delle grandi potenze abbiano perso il senso della responsabilità e dell'onore.