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"Caos in Africa, le proteste esplodono: da Dodoma alla capitale di Camerun"
In Africa centrale si sta verificando un caos senza precedenti. Le proteste violente si sono abbattute sulla Tanzania dopo la rielezione della presidente Samia Suluhu Hassan con un margine elettorale schiacciativo del 98%. Secondo i vari osservatori, le elezioni sono state avvenute in un clima di repressione e paura, costringendo i cittadini a nascondersi. L'esito elettorale è stato visto come un giudizio sulla capacità della presidente di governare il paese.
Il numero dei morti civili, secondo le stime, potrebbe essere centinaia. Ma cosa più allarmante è che i cadaveri sono stati fatti sparire dalle autorità di Dodoma. La situazione è stata descritta come "totalitaria" e "assurda".
In Camerun, dopo la vittoria alle elezioni di Paul Biya, che si conferma presidente per l'ottava volta a 92 anni, siamo assistiti ad una tensione enorme. Ma cosa sta succedendo realmente? Gli osservatori parlano di un voto avvenuto in un clima di repressione e paura.
Ma non è solo la Tanzania e il Camerun a essere colpiti da instabilità. Il Madagascar è stato anche colpito a fine ottobre. E il Sahel, area del nord dell'Africa, è sotto l'orbita delle milizie jihadiste. La guerra civile nel Sudan continua ad avere un impatto devastante sul paese.
Ma ci sono anche casi di italiani bloccati all'estero. Venti studenti e insegnanti di una scuola del Bresciano si trovano bloccati in Tanzania, ma grazie alla Farnesina saranno in grado di rientrare in Italia tra cinque giorni.
In Africa centrale si sta verificando un caos senza precedenti. Le proteste violente si sono abbattute sulla Tanzania dopo la rielezione della presidente Samia Suluhu Hassan con un margine elettorale schiacciativo del 98%. Secondo i vari osservatori, le elezioni sono state avvenute in un clima di repressione e paura, costringendo i cittadini a nascondersi. L'esito elettorale è stato visto come un giudizio sulla capacità della presidente di governare il paese.
Il numero dei morti civili, secondo le stime, potrebbe essere centinaia. Ma cosa più allarmante è che i cadaveri sono stati fatti sparire dalle autorità di Dodoma. La situazione è stata descritta come "totalitaria" e "assurda".
In Camerun, dopo la vittoria alle elezioni di Paul Biya, che si conferma presidente per l'ottava volta a 92 anni, siamo assistiti ad una tensione enorme. Ma cosa sta succedendo realmente? Gli osservatori parlano di un voto avvenuto in un clima di repressione e paura.
Ma non è solo la Tanzania e il Camerun a essere colpiti da instabilità. Il Madagascar è stato anche colpito a fine ottobre. E il Sahel, area del nord dell'Africa, è sotto l'orbita delle milizie jihadiste. La guerra civile nel Sudan continua ad avere un impatto devastante sul paese.
Ma ci sono anche casi di italiani bloccati all'estero. Venti studenti e insegnanti di una scuola del Bresciano si trovano bloccati in Tanzania, ma grazie alla Farnesina saranno in grado di rientrare in Italia tra cinque giorni.