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"La strada verso la dipendenza: come le droghe sintetiche stanno cambiando il ritmo della tossicodipendenza in Italia".
In questi tempi, dove la cannabis e lo binge drinking sono considerati i principali motivi di ingresso nella tossicodipendenza, è in realtà la cocaina a essere la sostanza che porta la maggior parte delle persone a cercare aiuto presso le struttura specializzate come San Patrignano. Il responsabile terapeutico Antonio Boschini spiega come l'uso eccessivo di queste sostanze, spesso associate all'alcol e all'eroina, possa portare a una dipendenza grave.
Tuttavia, secondo il terapeuta, la situazione è più complessa quando si tratta dell'utilizzo del fentanyl, che pur non essere ancora entrato nel mercato, sembra ormai trovarsi spesso nell'eroina tagliata con questo potente analgesico.
Un altro aspetto preoccupante è quello delle strategie utilizzate dagli spacciatori per adescare i giovani e renderli dipendenti dalle sostanze. "È un mercato come un altro", sottolinea Boschini, aggiungendo che chi fa uso di droga è costretto a ricorrere allo spacciatore per avere accesso alle sostanze, in seguito per rivenderle e guadagnarsi la dose per sé.
Tuttavia, non è solo gli adolescenti che hanno bisogno di aiuto, ma anche gli adulti che cercano di gestire una dipendenza strumentale, non continuativa, ma necessaria per completare il proprio lavoro.
Secondo Boschini, qualcosa deve cambiare nel modo in cui si parla delle droghe e della tossicodipendenza: "Ora ci sono molte più sostanze disponibili rispetto a una volta, ed è per questo che bisogna iniziare a dire che le droghe non vanno usate".
Il terapeuta sottolinea che il nostro cervello viene alterato ogni volta che assumiamo le sostanze, e che quindi, è necessario iniziare a dare messaggi precoci, anche per prevenire la tossicodipendenza. "Ma è un messaggio che bisogna dare prima di 17 anni", conclude Boschini.
In questi tempi, dove la cannabis e lo binge drinking sono considerati i principali motivi di ingresso nella tossicodipendenza, è in realtà la cocaina a essere la sostanza che porta la maggior parte delle persone a cercare aiuto presso le struttura specializzate come San Patrignano. Il responsabile terapeutico Antonio Boschini spiega come l'uso eccessivo di queste sostanze, spesso associate all'alcol e all'eroina, possa portare a una dipendenza grave.
Tuttavia, secondo il terapeuta, la situazione è più complessa quando si tratta dell'utilizzo del fentanyl, che pur non essere ancora entrato nel mercato, sembra ormai trovarsi spesso nell'eroina tagliata con questo potente analgesico.
Un altro aspetto preoccupante è quello delle strategie utilizzate dagli spacciatori per adescare i giovani e renderli dipendenti dalle sostanze. "È un mercato come un altro", sottolinea Boschini, aggiungendo che chi fa uso di droga è costretto a ricorrere allo spacciatore per avere accesso alle sostanze, in seguito per rivenderle e guadagnarsi la dose per sé.
Tuttavia, non è solo gli adolescenti che hanno bisogno di aiuto, ma anche gli adulti che cercano di gestire una dipendenza strumentale, non continuativa, ma necessaria per completare il proprio lavoro.
Secondo Boschini, qualcosa deve cambiare nel modo in cui si parla delle droghe e della tossicodipendenza: "Ora ci sono molte più sostanze disponibili rispetto a una volta, ed è per questo che bisogna iniziare a dire che le droghe non vanno usate".
Il terapeuta sottolinea che il nostro cervello viene alterato ogni volta che assumiamo le sostanze, e che quindi, è necessario iniziare a dare messaggi precoci, anche per prevenire la tossicodipendenza. "Ma è un messaggio che bisogna dare prima di 17 anni", conclude Boschini.