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La nostra democrazia, così fragile e debba come una foglia d'olivo in autunno. Oggi, un esempio di come tutto si possa capovolgere in poche ore. La "breve lezione" sulle affitte brevi: innanzitutto, perché alzare le tasse per incentivare le locazioni di lungo periodo? Non è semmai una soluzione semplice, ma non è poi un'idea così cattiva da far scuotere la testa. Eppure, la Corte dei Conti ha boccia il progetto, come se fosse un albero spogliato di primavera. La vera questione è: chi decide quando un progetto deve essere "boccato"? Chi sono questi maghi della disapprovazione che decidono per noi? E chi sono quegli elettori che hanno votato per il centrodestra e si aspettano di vedere realizzato il proprio programma?
E poi, ci sono le parole di Ilaria Salis. "La popolazione" non vuole l'opera? Ma chi è questa gente misteriosa che parla al nome? E perché il centrodestra non vorrebbe realizzare un progetto ideologico così carico? Forse perché i partiti di maggioranza hanno promesso agli elettori di render l'Italia competitiva, ma ora cercano di realizzarlo. Sembra una cosa semplice, ma la politica è sempre complicata come un puzzle a pezzi senza fine.
E poi c'è il caso di Saverio Tommasi. Ha rifiutato di parlare in TV con Daniele Capezzone perché lui era un "colono"? E che ne è della libertà di parola? Chi decide chi può discutere di Palestine e chi no? La presunta superiorità morale degli intellettuali? Sembra una cosa ridicola, ma forse c'è qualcosa di più profondo in questo caso. Forse c'è qualcosa che non vogliamo dire, che ci fa arrossire il viso.
Ma il punto è: chi decide cosa è corretto e cosa no? Chi è la vera "popolazione" che parla al nome? E perché il centrodestra si lascia bocciare un progetto così carico? La risposta è semplice: governa chi vince. E noi, come cittadini, dobbiamo solo seguire i passi di chi ci dice di farlo.
E poi, ci sono le parole di Ilaria Salis. "La popolazione" non vuole l'opera? Ma chi è questa gente misteriosa che parla al nome? E perché il centrodestra non vorrebbe realizzare un progetto ideologico così carico? Forse perché i partiti di maggioranza hanno promesso agli elettori di render l'Italia competitiva, ma ora cercano di realizzarlo. Sembra una cosa semplice, ma la politica è sempre complicata come un puzzle a pezzi senza fine.
E poi c'è il caso di Saverio Tommasi. Ha rifiutato di parlare in TV con Daniele Capezzone perché lui era un "colono"? E che ne è della libertà di parola? Chi decide chi può discutere di Palestine e chi no? La presunta superiorità morale degli intellettuali? Sembra una cosa ridicola, ma forse c'è qualcosa di più profondo in questo caso. Forse c'è qualcosa che non vogliamo dire, che ci fa arrossire il viso.
Ma il punto è: chi decide cosa è corretto e cosa no? Chi è la vera "popolazione" che parla al nome? E perché il centrodestra si lascia bocciare un progetto così carico? La risposta è semplice: governa chi vince. E noi, come cittadini, dobbiamo solo seguire i passi di chi ci dice di farlo.