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Il governo tedesco ha bloccato l'acquisto di Snam da parte della società italiana, tagliando fuori l'operazione che avrebbe consentito all'azienda di entrare in Germania e sviluppare il corridoio Sud-Nord per il gas in Europa. La decisione è stata motivata dalla preoccupazione per la sicurezza delle reti infrastrutturali, tema che ha spinto anche le capitali europee ad imporre vincoli alle società cinesi nel settore delle telecomunicazioni.
La presenza dei cinesi nella rete del gas tedesco è stata un fattore determinante nella decisione. La società di Pechino State Grid ha infatti il 35% di Cdp Reti, azionista a sua volta col 31,4% del gruppo guidato da Agostino Scornajenchi. L'esecutivo tedesco si è preoccupato che l'acquisto potesse compromettere la sicurezza delle reti.
Snam aveva intenzione di acquistare una quota del 24,99% messa in vendita dall'emiratina Infinity Investments a Open Grid Europe, società di riferimento per il mercato del gas in Germania. La decisione tedesca ha costrinto il gruppo di San Donato a rinunciare all'operazione e ad annullare i piani per sviluppare il corridoio Sud-Nord.
Il governo italiano non ha espresso una condanna diretta alla decisione tedesca, ma Snam ha voluto segnalare che la risoluzione dell'accordo non ha alcun impatto sulla guidance per l'intero 2025. La società ha infatti confermato il debito netto previsto a circa 18 miliardi e il utile netto rafficato indicato a 1,42 miliardi.
La presenza dei cinesi nella rete del gas tedesco è stata un fattore determinante nella decisione. La società di Pechino State Grid ha infatti il 35% di Cdp Reti, azionista a sua volta col 31,4% del gruppo guidato da Agostino Scornajenchi. L'esecutivo tedesco si è preoccupato che l'acquisto potesse compromettere la sicurezza delle reti.
Snam aveva intenzione di acquistare una quota del 24,99% messa in vendita dall'emiratina Infinity Investments a Open Grid Europe, società di riferimento per il mercato del gas in Germania. La decisione tedesca ha costrinto il gruppo di San Donato a rinunciare all'operazione e ad annullare i piani per sviluppare il corridoio Sud-Nord.
Il governo italiano non ha espresso una condanna diretta alla decisione tedesca, ma Snam ha voluto segnalare che la risoluzione dell'accordo non ha alcun impatto sulla guidance per l'intero 2025. La società ha infatti confermato il debito netto previsto a circa 18 miliardi e il utile netto rafficato indicato a 1,42 miliardi.