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Una piattaforma online ha creato un clima di violenza e umiliazione nei confronti delle donne, spogliandole con l'intelligenza artificiale su Social Media Girls. Il sito, che conta oltre 7 milioni di iscritti, utilizza tecnologie avanzate per "esporgere" le donne note senza il loro consenso.
La giornalista Francesca Barra ha denunciato questa vicenda sui social network, ma molte professioniste del mondo dei media e degli social sono state anche tra le vittime. Tra queste, Chiara Ferragni, Caterina Balivo, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli e Benedetta Parodi.
Benedetta Parodi, conduttrice e food writer, ha commentato la vicenda in un video pubblicato sui social network: "È ora di dire basta. Bisogna far divampare l'incendio". La scrittrice sottolinea che questa violenza subdola e umiliante è un dovere per chi ha la possibilità di far sentire la propria voce e pretendere giustizia.
Per Benedetta, è fondamentale insegnavi i valori della rispetto nei confronti delle donne ai figli. "Come madre di due figlie femmine, che sono state coinvolte anche loro in questo sito, devo sentirmi responsabile per proteggerle e insegnar loro il corretto comportamento", sottolinea la giornalista.
La polizia postale sta avviando accertamenti sulla natura dei contenuti messi in rete dalla piattaforma. Ma è tempo di agire, bisogna prendere posizione contro queste disgustose forme di violenza e denunciarle con tutte le forze.
La giornalista Francesca Barra ha denunciato questa vicenda sui social network, ma molte professioniste del mondo dei media e degli social sono state anche tra le vittime. Tra queste, Chiara Ferragni, Caterina Balivo, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli e Benedetta Parodi.
Benedetta Parodi, conduttrice e food writer, ha commentato la vicenda in un video pubblicato sui social network: "È ora di dire basta. Bisogna far divampare l'incendio". La scrittrice sottolinea che questa violenza subdola e umiliante è un dovere per chi ha la possibilità di far sentire la propria voce e pretendere giustizia.
Per Benedetta, è fondamentale insegnavi i valori della rispetto nei confronti delle donne ai figli. "Come madre di due figlie femmine, che sono state coinvolte anche loro in questo sito, devo sentirmi responsabile per proteggerle e insegnar loro il corretto comportamento", sottolinea la giornalista.
La polizia postale sta avviando accertamenti sulla natura dei contenuti messi in rete dalla piattaforma. Ma è tempo di agire, bisogna prendere posizione contro queste disgustose forme di violenza e denunciarle con tutte le forze.