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Alcune persone di Asti hanno dato vita ad un progetto innovativo per promuovere una filiera corta e del km0, ovvero consumare prodotti che vengono prodotti localmente e non hanno subito grandi distanze nello spazio. Lo spaccio "Spaccio del popolo" è stato il punto di partenza della storia di questo modello di consumo consapevole.
Il responsabile dello spaccio, Sergio Zappa, racconta che la sua idea è stata ispirata da gruppi di acquisto collettivo di prodotti agricoli e che il loro obiettivo è quello di rendere accessibili questi modelli di consumo ad altre persone. Per farlo, hanno aperto le porte dello spaccio senza costo aggiuntivo per le spese della logistica, come l'affitto e le utenze.
In questo modo, i clienti devono pagare solo 5 euro a più anni per avere una tessera che gli consente di acquistare i prodotti del km0. Lo spaccio offre un minimo del 15% di ricarico su tutti i prodotti, dal frutto e verdura al confezionato.
I produttori della zona sono la base dell'offerta del negozio, e si collabora anche con Libera e le aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie. L'idea è quella di favorendo l'agricoltura integrata e il biologico.
Lo spaccio offre anche corsi di educazione su argomenti come la stagionalità dei prodotti, la filiera corta e sulla qualità dell'alimentazione. Inoltre, ci sono progetti di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e l'abbandono delle cure.
Lo spaccio è un progetto che vuole essere esteso a tutte le persone, non solo a quelle che possono aderire a un gruppo di acquisto collettivo. L'idea è quella di creare percorsi di consumo accessibili e consapevoli, favorendo la qualità dell'alimentazione e la salute.
Il responsabile dello spaccio, Sergio Zappa, racconta che la sua idea è stata ispirata da gruppi di acquisto collettivo di prodotti agricoli e che il loro obiettivo è quello di rendere accessibili questi modelli di consumo ad altre persone. Per farlo, hanno aperto le porte dello spaccio senza costo aggiuntivo per le spese della logistica, come l'affitto e le utenze.
In questo modo, i clienti devono pagare solo 5 euro a più anni per avere una tessera che gli consente di acquistare i prodotti del km0. Lo spaccio offre un minimo del 15% di ricarico su tutti i prodotti, dal frutto e verdura al confezionato.
I produttori della zona sono la base dell'offerta del negozio, e si collabora anche con Libera e le aziende che lavorano le terre confiscate alle mafie. L'idea è quella di favorendo l'agricoltura integrata e il biologico.
Lo spaccio offre anche corsi di educazione su argomenti come la stagionalità dei prodotti, la filiera corta e sulla qualità dell'alimentazione. Inoltre, ci sono progetti di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e l'abbandono delle cure.
Lo spaccio è un progetto che vuole essere esteso a tutte le persone, non solo a quelle che possono aderire a un gruppo di acquisto collettivo. L'idea è quella di creare percorsi di consumo accessibili e consapevoli, favorendo la qualità dell'alimentazione e la salute.