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A Asti, un nuovo spaccio "del popolo" è stato aperto. Lo Spaccio del Popolo, fondato da Sergio Zappa e le sue società cooperative, è diventato il modello di acquisto collettivo per la qualità e la consapevolezza di cui parla il movimento del km0. Qui tutti possono comprare prodotti alimentari freschi e biologici senza aumenti di prezzi o spreco.
Per fare un acquisto in questo spaccio bisogna avere una tessera, che costa 5 euro l'anno. Ma è molto più di un semplice rifornimento. L'idea è quella di creare un percorso di consumo consapevole e responsabile. Il ricarico sui prodotti è minimo, dal 15 al 25%. Ecco perché lo Spaccio del Popolo ha fatto una scelta: privilegia i produttori locali che lavorano con metodi agricoli integrati. È un modello di acquisto che vuole valorizzare la qualità e la stagionalità dei prodotti.
Ma l'idea è solo iniziale, lo Spaccio del Popolo va molto più in profondità. Ecco perché il responsabile Sergio Zappa spiega: "Abbiamo partito seguendo quell'impronta, una modalità di acquisto rispettabile, ma confinata a una cerchia ristretta di persone che condividono un'idea sul modo di produrre e consumare i beni primari". Ecco perché lo Spaccio del Popolo vuole ampliare questi fruitori. La filiera corta e il km0 sono temi di discussione molto importanti nel contesto delle nostre società.
Ma non si tratta solo di acquisto consapevole, ci sono anche attività su temi sociali, etici, educativi ma anche sanitari. L'opuscolo "Buttiamolo in pentola. Ricette contro lo spreco alimentare" è un esempio di come questo spaccio possa aiutare a creare percorsi di consumo accessibili e consapevoli. Ecco perché Sergio Zappa spiega: "Abbiamo garantito una trentina di visite oculistiche grazie al dottor Maurizio Quadri".
Il progetto Territorio e Salute è un esempio di come lo Spaccio del Popolo stia lavorando per creare percorsi di consumo consapevoli. Ecco perché questo modello di acquisto collettivo può essere una scelta importante per tutti noi, in particolare se stiamo cercando di valorizzare la qualità e la stagionalità dei prodotti alimentari.
Per fare un acquisto in questo spaccio bisogna avere una tessera, che costa 5 euro l'anno. Ma è molto più di un semplice rifornimento. L'idea è quella di creare un percorso di consumo consapevole e responsabile. Il ricarico sui prodotti è minimo, dal 15 al 25%. Ecco perché lo Spaccio del Popolo ha fatto una scelta: privilegia i produttori locali che lavorano con metodi agricoli integrati. È un modello di acquisto che vuole valorizzare la qualità e la stagionalità dei prodotti.
Ma l'idea è solo iniziale, lo Spaccio del Popolo va molto più in profondità. Ecco perché il responsabile Sergio Zappa spiega: "Abbiamo partito seguendo quell'impronta, una modalità di acquisto rispettabile, ma confinata a una cerchia ristretta di persone che condividono un'idea sul modo di produrre e consumare i beni primari". Ecco perché lo Spaccio del Popolo vuole ampliare questi fruitori. La filiera corta e il km0 sono temi di discussione molto importanti nel contesto delle nostre società.
Ma non si tratta solo di acquisto consapevole, ci sono anche attività su temi sociali, etici, educativi ma anche sanitari. L'opuscolo "Buttiamolo in pentola. Ricette contro lo spreco alimentare" è un esempio di come questo spaccio possa aiutare a creare percorsi di consumo accessibili e consapevoli. Ecco perché Sergio Zappa spiega: "Abbiamo garantito una trentina di visite oculistiche grazie al dottor Maurizio Quadri".
Il progetto Territorio e Salute è un esempio di come lo Spaccio del Popolo stia lavorando per creare percorsi di consumo consapevoli. Ecco perché questo modello di acquisto collettivo può essere una scelta importante per tutti noi, in particolare se stiamo cercando di valorizzare la qualità e la stagionalità dei prodotti alimentari.