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La battaglia di Pokrovsk, la città ucraina che diventa teatro di un dramma urbano. La sua situazione è ancora tesa e difficile da descrivere. Si combatte casa per casa, cantina per cantina, senza sapere cosa ci sia di fronte o dietro.
Il colonnello ucraino Mykhailo Kmytiuk, comandante dell'unità specializzata "Taifun", si trova in questo settore dall'ottobre 2024. Racconta la sua esperienza mentre si muove con la jeep: «La situazione è ancora difficile, ma abbiamo ricevuto rinforzi e nuove armi. La guerra urbana continua, ma adesso per noi appare più stabile e sotto controllo di prima. Siamo riusciti a fermare l'attacco russo in zone limitrofe come Dobropillia. Ma è ovvio che Putin vorrebbe prendere tutto il Donbass per poi concentrarsi su Zaporizhzhia».
Ma la situazione è complessa e difficile da valutare. I russi attaccano con armi pesanti, tra cui droni, che vengono lanciati dagli aerei lontano dal fronte e arrivano in pianta molto veloce, difficili da colpire. La "Taifun" non ha ancora risposte precise a questi tipi di arma.
La questione è se i russi saranno in grado di conquistare Pokrovsk entro la fine dell'anno. Kmytiuk sembra ottimista: «Mi sembra ancora una storia lunga. Certo è che i russi hanno tanti soldati e ne continuano a inviare». Ma la realtà è che la città è stata bombardata con ordigni giganteschi, pesanti oltre tre tonnellate, e che i russi hanno inviato il meglio delle loro brigate, con unità speciali addestrate per la guerriglia urbana.
La situazione a Pokrovsk sembra essere in constante evoluzione. La città ha 60 mila abitanti originari, ma solo 3 o 4 mila sono rimaste, e Kmytiuk teme che chi resta diventi spia e informatore dei russi. I soldati ucraini hanno subito feriti leggeri e gravi, e la situazione è sempre più difficile da gestire.
In sintesi, la battaglia di Pokrovsk è un dramma urbano senza fine, con una situazione che sembra essere in constante evoluzione. La questione è se i russi saranno in grado di conquistare la città entro la fine dell'anno, e come la guerra urbana continua a sfiorare la civiltà ucraina.
Il colonnello ucraino Mykhailo Kmytiuk, comandante dell'unità specializzata "Taifun", si trova in questo settore dall'ottobre 2024. Racconta la sua esperienza mentre si muove con la jeep: «La situazione è ancora difficile, ma abbiamo ricevuto rinforzi e nuove armi. La guerra urbana continua, ma adesso per noi appare più stabile e sotto controllo di prima. Siamo riusciti a fermare l'attacco russo in zone limitrofe come Dobropillia. Ma è ovvio che Putin vorrebbe prendere tutto il Donbass per poi concentrarsi su Zaporizhzhia».
Ma la situazione è complessa e difficile da valutare. I russi attaccano con armi pesanti, tra cui droni, che vengono lanciati dagli aerei lontano dal fronte e arrivano in pianta molto veloce, difficili da colpire. La "Taifun" non ha ancora risposte precise a questi tipi di arma.
La questione è se i russi saranno in grado di conquistare Pokrovsk entro la fine dell'anno. Kmytiuk sembra ottimista: «Mi sembra ancora una storia lunga. Certo è che i russi hanno tanti soldati e ne continuano a inviare». Ma la realtà è che la città è stata bombardata con ordigni giganteschi, pesanti oltre tre tonnellate, e che i russi hanno inviato il meglio delle loro brigate, con unità speciali addestrate per la guerriglia urbana.
La situazione a Pokrovsk sembra essere in constante evoluzione. La città ha 60 mila abitanti originari, ma solo 3 o 4 mila sono rimaste, e Kmytiuk teme che chi resta diventi spia e informatore dei russi. I soldati ucraini hanno subito feriti leggeri e gravi, e la situazione è sempre più difficile da gestire.
In sintesi, la battaglia di Pokrovsk è un dramma urbano senza fine, con una situazione che sembra essere in constante evoluzione. La questione è se i russi saranno in grado di conquistare la città entro la fine dell'anno, e come la guerra urbana continua a sfiorare la civiltà ucraina.