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Firenze, città del cuore d'Italia, dove l'arte e la natura si incontrano nella cucina. Due ristoranti, due storie. Siamo a Firenze, dove la vita è un racconto, ogni piatto una pagina della storia della nostra terra.
Due frati, inebriati dai frutti della loro terra, danzano tutta la notte senza più fermarsi. Questa leggenda ci fa riflettere sulla filosofia di due chef, Filippo Saporito e Ombretta Giovannini, che hanno portato un modo di cucinare che parla di rispetto per la terra, di ricerca e di emozione.
Il loro menù è un racconto, ogni piatto un'esperienza sensoriale. La Terrina con lardo di Colonnata e fichi secchi, il Tataki di barbabietola, il Piccione cangiante secondo le stagioni. La cucina è una dichiarazione di appartenenza, ma anche un atto di libertà creativa.
Ma Firenze non si ferma qui. Altre storie, altre passioni. Santabarbara, un piccolo tempio contemporaneo di 20 posti dove la fiamma della passione incontra la concretezza del mestiere. Due cuochi, Lorenzo Chirimischi e Alessio Ninci, che hanno creato un menu brevi, zero sprechi, materie prime fresche acquistate quotidianamente da piccoli produttori.
Il loro regolamento della casa è chiaro: niente carta fissa, ma quattro percorsi evocativi – Fulmine, Torre, Cannone e Spada – che cambiano ogni giorno in base al mercato. Prezzi trasparenti, approccio sostenibile, e un format che sfida le rigidità del fine dining senza rinunciare alla cura.
Due anime, una Toscana. La Leggenda dei Frati e Santabarbara sono due storie che celebrano il mito e la passione, ma anche la concretezza del mestiere e l'approccio sostenibile. Firenze si scopre laboratorio vivente di identità gastronomica, dove la tavola è il linguaggio più autentico della relazione, del gusto e dell'umanità.
Due frati, inebriati dai frutti della loro terra, danzano tutta la notte senza più fermarsi. Questa leggenda ci fa riflettere sulla filosofia di due chef, Filippo Saporito e Ombretta Giovannini, che hanno portato un modo di cucinare che parla di rispetto per la terra, di ricerca e di emozione.
Il loro menù è un racconto, ogni piatto un'esperienza sensoriale. La Terrina con lardo di Colonnata e fichi secchi, il Tataki di barbabietola, il Piccione cangiante secondo le stagioni. La cucina è una dichiarazione di appartenenza, ma anche un atto di libertà creativa.
Ma Firenze non si ferma qui. Altre storie, altre passioni. Santabarbara, un piccolo tempio contemporaneo di 20 posti dove la fiamma della passione incontra la concretezza del mestiere. Due cuochi, Lorenzo Chirimischi e Alessio Ninci, che hanno creato un menu brevi, zero sprechi, materie prime fresche acquistate quotidianamente da piccoli produttori.
Il loro regolamento della casa è chiaro: niente carta fissa, ma quattro percorsi evocativi – Fulmine, Torre, Cannone e Spada – che cambiano ogni giorno in base al mercato. Prezzi trasparenti, approccio sostenibile, e un format che sfida le rigidità del fine dining senza rinunciare alla cura.
Due anime, una Toscana. La Leggenda dei Frati e Santabarbara sono due storie che celebrano il mito e la passione, ma anche la concretezza del mestiere e l'approccio sostenibile. Firenze si scopre laboratorio vivente di identità gastronomica, dove la tavola è il linguaggio più autentico della relazione, del gusto e dell'umanità.