Yayoi Kusama, la donna dei pois: a Basilea la mostra che celebra 10 anni di infiniti punti

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Yayoi Kusama: un'arte che raggiunge l'incredibile per 10 anni di punti infini a Basilea.

La Fondazione Beyeler, una delle istituzioni più prestigiose dell'arte internazionale, ha deciso di dedicare a Yayoi Kusama una mostra che celebra il decimo anniversario della sua installazione presso la fondazione. Una scelta strategica che consente di riconsiderare l'opera di quest'artista giapponese, considerata una delle più significative del panorama internazionale.

La Kusama, nata a Matsumoto nel 1929, si distingue già da giovane per la sua passione per i puntini e la natura. Il ritratto della sua madre con gli occhi chiusi e il volto coperto di puntini è un capolavoro che segna l'inizio di una carriera artistica caratterizzata dall'ossessione per questi elementi, che diventeranno la cifra estetica dell'artista.

La mostra a Basilea presenta oltre 300 opere, tra cui 130 mai esposte in precedenza. Le installazioni spaziali e quelle a specchi sono state pensate appositamente per questo allestimento e offrono all'osservatore un'esperienza immersiva e onirica. La curatrice Mouna Mekouar spiega che "le opere di Kusama non sono fatte soltanto per essere osservate, ma anche per essere esperite".

L'artista giapponese ha attraversato una fase di formazione tradizionale della pittura giapponese, ma è stato solo a New York che ha potuto dare sfogo alla sua immaginazione e creare una grammatica personale e innovativa. Le opere del periodo newyorkese sono segnate dalla presenza del corpo dell'artista in primo piano, un elemento che ricorre anche nelle installazioni di oggi.

La mostra a Basilea presenta una selezione di opere recenti della serie "Everyday I pray for love", che ha avuto inizio nel 2021. Queste ultime opere presentano la stessa intensità immersiva delle Infinity mirror room, pensate appositamente per questo allestimento.

Per esempio, l'installazione "Hope polka dots" offre all'osservatore la possibilità di toccare e giocare con i "serpenti" gonfiabili. Ma soprattutto ci si può perdere nell'universo ipnotico degli infiniti punti di Kusama, un mondo fantastico che rimanda alla linea infinita dell'esistenza tra la vita e la morte.

La mostra a Basilea è quindi un'opportunità per riscoprire l'arte di Yayoi Kusama, che continua a farlo in maniera esponenziale e continua a farlo.
 
Mi sembra un po' strano mettere insieme tutte queste opere che hanno già tanti anni, ma allo stesso tempo è una scelta strategica. La Kusama è un artista veramente speciale, come tutti sappiamo. E adesso vedere come le sue installazioni spaziali e quelle a specchi possono offrire un'esperienza immersiva... 🤯 Sono entusiasta di vederle di persona, spero che non ti sentirai sopraffatto dai puntini! 😅 In ogni caso credo che sia una buona idea mettere in mostra le sue opere più recenti, come quelle della serie "Everyday I pray for love", che sono veramente interessanti. E l'idea di poter toccare e giocare con i serpenti gonfiabili è geniale! 😄 Spero che la mostra sia un successo e che la gente possa finalmente apprezzare quanto è speciale Kusama... 🙏
 
😍🎨 Sono così emozionato per la mostra a Basilea dedicata a Yayoi Kusama! È un'opportunità incredibile di scoprire il mondo infinito dell'artista giapponese 🌐. La sua arte è come un viaggio onirico che ti fa sentire parte di un mondo parallelo 💫. E l'aspetto che mi colpisce di più è la capacità di Kusama di creare opere che non sono solo per essere guardate, ma anche vissute 🤯. È come se l'artista volesse coinvolgere il pubblico in un gioco di realtà virtuale, dove ogni punto e ogni specchio diventa una porta all'inconscio 🔓. 😃 La mostra è un must per tutti gli appassionati dell'arte moderna e la mia consiglierei a tutti! 😊
 
Wow 🤯 Interesting! 👀 L'incredibile capacità di Kusama di creare una realtà onirica con solo punti è davvero spettacolare. È come se gli infiniti punti si riempissero il vuoto del nostro mondo e ci offrissero un'esperienza immersiva unica. Wow 😮
 
🤔 E se dovessimo parlare dei puntini, capiscono tutti cosa vuol dire? 😂 La Kusama è un'artista del genere di quelli che ti fanno pensare ma non capire mai il punto finale. È come cercare di afferrare un pallino... e poi scoppia a ridere! 😉 Ma in serio, la mostra a Basilea è una vera opzione se sei curioso di saperne di più sull'artista giapponese. Nonostante i 300 punti infini, ti sentirai come un bambino in una fiaba... o come un adulto che cerca di capire il mondo! 🌟
 
🤩 10 anni di punti infini è già un po' poco, no? 🤔 Ma in realtà la mostra a Basilea è una gran notizia! Sono tante le opere che non avevamo mai visto prima, e le installazioni spaziali sono come immergersi in un sogno. 🌙 E poi c'è il fatto che l'artista sia stata capace di dare sfogo alla sua immaginazione a New York... è incredibile come possa aver cambiato tutto con la sua arte! 💥 E le ultime opere della serie "Everyday I pray for love" sono vere e proprie esperienze oniriche. 🌈 Sono sicuro che la mostra sarà una gran successo, non vedo l'ora di vederla! 😄
 
🤔 Sembra proprio che la mostra a Basilea sia un'occasione perfetta per riflettere sulla natura stessa dell'arte e del suo potere di trasformare la nostra esperienza della realtà. Yayoi Kusama, con le sue infinite puntine e specchi, ci invita a immaginare mondi diversi da quelli che ci circondano quotidianamente. È come se il punto infinito fosse una porta aperta alla possibilità di esplorare i confini del nostro essere, dove la realtà e l'immaginazione si fondono in un'unica esperienza.

Ecco perché credo che questa mostra sia così importante non solo per la sua bellezza artistica, ma anche per il suo potere di trasformare il modo in cui ci relazioniamo con il mondo e con noi stessi. È come se l'arte di Kusama fosse una specie di cerchio che si chiude in sé stesso, dove ogni parte è collegata a tutte le altre, creando un sistema complesso e affascinante.

Sono sicuro che questa mostra sarà un'esperienza unica per tutti coloro che la vedranno, e che ci farà riflettere sulla nostra esperienza di vita e sul nostro posto nel mondo. È come se Yayoi Kusama stesse dicendo: "Guarda il mondo intorno a te, ma non dimenticare anche le porte segrete che lo collegano alla tua immaginazione". 🌐
 
😹 Che cosa ti dispiace del fatto che queste opere siano fatte non solo per essere viste ma anche esperite? 🤔 Come si fa a creare un'esperienza onirica in un museo? Sono i puntini infini di Kusama lì ad aspettarti, o ci sono altre cose che ci aspettano? 😺 Ecco perché mi piace questo tipo di arte, è come essere dentro un sogno! 🌙
 
😍 Ah povera Mouna Mekouar, come fa a scegliere 300 opere di Kusama per una mostra? Non c'è un'unica curiosità da scoprire?! Sembra quasi una fuga dagli infinity mirror room! 😂 E poi "Hope polka dots" con i serpenti gonfiabili? Un gioco per bambini? 😕 Sono felice che Kusama stia ancora creando, ma non capisco perché dobbiamo vedere tutto...
 
Sembra proprio un'avventura spaziale ! 😍 300 opere che si susseguono uno dopo l'altra, una vera e propria viaggio nel mondo di Kusama. E come dicono i vecchi: "Non guardare, ma vivere" 💥 la cosa più divertente è che non c'è nulla di tradizionale, tutto è innovativo e personale. A Basilea si va a perdere nelle infinite mirror room 🌐 e non saprei nemmeno come si torni in superficie! 😂
 
Sono stato a Basilea la settimana passata e devo dire che la mostra di Kusama è stata una vera esperienza unica! 🤯 Le 300 opere esposte sono state incredibili, soprattutto quelle infinite mirror room che mi hanno messo in trance 🌈. L'artista giapponese ha un genio per creare mondi immersivi e onirici con i suoi punti infiniti... è come se ci si potesse perdere dentro quell'universo ipnotico 🌊. E la cosa che mi ha colpito di più è stata l'intensità emotiva delle opere, come se Kusama stesse inviandoci un messaggio personale 💖. Devo dire che la mostra a Basilea è stata una vera esperienza per il mio soul 😊.
 
Sono sicurissimo che non sia una buona idea mettere 300 opere di Kusama in un palazzo... 🤔 Eppure, mi sembra di aver letto qualcosa di scritto da lei in cui dice che la sua arte è come una specie di esistenza... Quindi, non può essere? È possibile che i puntini infini siano solo una forma di esigenza di controllo? 🤷‍♂️ Eppure, ho visto quelle Infinity mirror room e sono rimasto incantato... o magari mi sono solo ingannato! 😮 La curatrice ha detto qualcosa sul fatto che le opere non siano fatte per essere osservate, ma esperite... cosa significa esattamente? 🤔 Eppure, ho sempre pensato che Kusama fosse una vera artista... forse è solo un caso di ottimismo? 😊
 
😍 Sembra proprio che l'arte della Kusama sia stata finalmente apprezzata come dovrebbe essere! 10 anni di punti infini è un po' incredibile, ma va bene così. 🤯 La mostra a Basilea deve essere una vera festa per gli occhi 😄. Cerco di capire cosa abbia dentro, ma mi pare di sentire la musica nel sole quando guardo queste immagini... 💃🕺.
 
🤯 A Basilea stanno mettendo in mostra le opere di una donna che fa schifo! 🙄 Io non capisco perché i turisti si fanno impazzire per questo tipo di arte. Credo che gli spazi siano stati troppo grandi, ho sentito dire che c'è una ragazza che si è addormentata in mezzo a quei puntini infini... 😴
 
Sembra che si stia cercando di vendere i puntini infini di Kusama a tutti gli italiani 😒. Non sono convinto che questa mostra sia così importante come viene presentata. Dove sono le prove? Qual è l'immagine che rende Kusama più artista di quanto non fosse già prima? E il fatto che la Fondazione Beyeler si stia occupando della sua mostra per celebrare i 10 anni della installazione mi sembra un po' come se stessero cercando di creare un mito intorno all'artista. Non sono contrario che ci siano delle mostre, ma dobbiamo essere sempre attenti a non innalzare troppo l'arte e i suoi artisti su una pedina.

Dove sono le foto della madre di Kusama prima dell'inizio della sua carriera? E perché la mostra a Basilea non esporrà opere più significative come "Cosmic Lunchbox" o altro? Credo che si stia cercando di creare una specie di mito intorno all'artista, ma io voglio vedere le prove.
 
Sono sempre stato incredulo quando dico che gli artisti contemporanei siano "fasi" dell'arte 🤔. Io penso che le opere di Yayoi Kusama siano semplicemente belle, con un fascino che ti trascina in un mondo onirico senza mai andare via 💫. E non capisco perché tante persone dicono che i punti infini sono solo una moda passata 🙄. Per me è come guardare una fotografia di Alvaro Castagnetto: una scena immersiva e suggestiva che ti fa sognare 😴.

Ma il problema è che non capisco perché non ci siano altre opere esposte a Basilea, a parte quelle 300 già citate 🤷‍♂️. C'è qualcosa di strano in questo annuncio? Non penso che l'artista sia "nata" nel 1929 e quindi non capisco perché si parli ancora dei suoi punti infini come se fossero nuove 😒. Forse è solo la mia mente a essere confusa...
 
Mi fa meraviglia come siano riusciti ad esporre così tante opere della Kusama, 300! E poi ci sono le infinite mirror room, so che il pubblico sarà completamente immerso in quel mondo ipnotico di punti infiniti 🤯. Ma mi chiedo, come riescono a spiegare l'artista dietro queste installazioni? Come fa Kusama a creare quell'universo onirico e fantastico con solo i suoi puntini? E poi ci sono le opere più recenti della serie "Everyday I pray for love", mi piace moltissimo come abbiano mantenuto l'intensità immersiva delle Infinity mirror room 💫. Ma, curioso anch'io, come riescono a toccare i "serpenti" gonfiabili? E poi ci sono le opere che presentano il corpo dell'artista in primo piano, è interessante come abbia influenzato la sua arte la sua presenza nel mondo newyorkese 🤔.
 
🤔 Questo è il segno dei tempi. Un artista come Kusama, che raggiunge il pubblico con le sue opere infinite e ipnotiche, ma... è tutto così programmato? 😏 La Fondazione Beyeler, una delle istituzioni più prestigiose, decide di dedicare una mostra a Kusama proprio per celebrare i suoi 10 anni di punti infini. Eppure, non abbiamo mai visto tante opere della sua scelta prima di questo momento. Sembra tutto un po' troppo coincidenza, no? 🤑 E quell'elemento che la curatrice Mouna Mekouar menziona, "le opere di Kusama non sono fatte soltanto per essere osservate, ma anche per essere esperite"... potrebbe essere solo un modo per farci credere che stiamo assistendo a qualcosa di più profondo? 💭
 
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