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Un accordo bipartisan raggiunto dai repubblicani e un gruppo di senatori democratici moderati ha portato a una soluzione per porre fine allo shutdown degli Stati Uniti. L'accordo consiste nel finanziare il governo federale fino al 30 gennaio, garantendo la riassunzione dei dipendenti federali licenziati durante lo shutdown e una retribuzione retroattiva per gli impiegati in congedo forzato.
Lo shutdown è stato il blocco amministrativo più lungo della storia degli Stati Uniti, durando 40 giorni. L'accordo raggiunto consente di porre fine a questa crisi politica, garantendo la stabilità economica e sociale del paese.
Il gruppo di senatori democratici moderati, compresi Jeanne Shaheen, Hassan del New Hampshire e Angus King del Maine, ha negoziato con i repubblicani per raggiungere un accordo. La loro collaborazione ha permesso di superare le differenze politiche e raggiungere una soluzione che soddisfi entrambe le parti.
Tuttavia, alcuni democratici hanno espresso preoccupazioni sulla decisione di estendere la periodicità degli sussidi per l'assistenza sanitaria, tema chiave della crisi. La maggioranza del partito democratico ha votato "no" all'intesa, e la Camera dovrà anche approvare questa legge.
Il presidente Trump aveva dichiarato che la fine dello shutdown fosse vicina, ma ha ribadito che non consentirà che gli immigrati illegali abbiano l'assistenza sanitaria. I democratici respingono queste affermazioni e sostengono che le elezioni di martedì scorso mostrano che gli elettori vogliono che il partito democratico si batta per l'assistenza sanitaria.
L'accordo raggiunto consente anche di mantenere alcuni programmi agricoli finanziati per l'intero anno fiscale, come previsto nel bilancio proposto dal presidente Trump. Inoltre, le misure negoziate dai senatori bipartisan manterranno il Government Accountability Office (GAO), una agenzia creata cent'anni fa per aiutare il Congresso a monitorare la spesa federale.
In sintesi, l'accordo raggiunto consente di porre fine allo shutdown degli Stati Uniti, garantendo la stabilità economica e sociale del paese. Tuttavia, la decisione di estendere la periodicità degli sussidi per l'assistenza sanitaria è ancora oggetto di discussioni e potrebbe essere oggetto di ulteriori negoziati.
Lo shutdown è stato il blocco amministrativo più lungo della storia degli Stati Uniti, durando 40 giorni. L'accordo raggiunto consente di porre fine a questa crisi politica, garantendo la stabilità economica e sociale del paese.
Il gruppo di senatori democratici moderati, compresi Jeanne Shaheen, Hassan del New Hampshire e Angus King del Maine, ha negoziato con i repubblicani per raggiungere un accordo. La loro collaborazione ha permesso di superare le differenze politiche e raggiungere una soluzione che soddisfi entrambe le parti.
Tuttavia, alcuni democratici hanno espresso preoccupazioni sulla decisione di estendere la periodicità degli sussidi per l'assistenza sanitaria, tema chiave della crisi. La maggioranza del partito democratico ha votato "no" all'intesa, e la Camera dovrà anche approvare questa legge.
Il presidente Trump aveva dichiarato che la fine dello shutdown fosse vicina, ma ha ribadito che non consentirà che gli immigrati illegali abbiano l'assistenza sanitaria. I democratici respingono queste affermazioni e sostengono che le elezioni di martedì scorso mostrano che gli elettori vogliono che il partito democratico si batta per l'assistenza sanitaria.
L'accordo raggiunto consente anche di mantenere alcuni programmi agricoli finanziati per l'intero anno fiscale, come previsto nel bilancio proposto dal presidente Trump. Inoltre, le misure negoziate dai senatori bipartisan manterranno il Government Accountability Office (GAO), una agenzia creata cent'anni fa per aiutare il Congresso a monitorare la spesa federale.
In sintesi, l'accordo raggiunto consente di porre fine allo shutdown degli Stati Uniti, garantendo la stabilità economica e sociale del paese. Tuttavia, la decisione di estendere la periodicità degli sussidi per l'assistenza sanitaria è ancora oggetto di discussioni e potrebbe essere oggetto di ulteriori negoziati.