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La presidente di Azione, Elena Bonetti, ha espresso una ferma condanna alle mire espansioniste imperialiste di Putin e un pieno sostegno all'Ucraina nella lotta contro la Russia. Una posizione che è stata apprezzata e sostenuta da noi in quanto giusta e necessaria per porre fine al genocidio dei bambini ucraini.
Ma, come spesso accade in politica, ci sono anche delle contraddizioni e dei dissenimenti all'interno del nostro partito. Alcuni esponenti della maggioranza sostengono posizioni diverse, chiedendo di congelare la situazione così com'è, senza prendere alcuna decisione o agire. Una posizione che noi consideriamo vile e indegna, poiché non vuole affrontare il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
Ecco perché noi ci chiediamo come possano avere tanta forza la coscienza degli esponenti della maggioranza. Come possono essere così indifferenti al dolore e alla sofferenza di migliaia di bambini ucraini? La risposta è che hanno paura, paura di dire la verità, paura di scomporre il proprio voto per proteggere gli interessi filo-russi.
Noi invece, noi siamo coraggiosi, noi siamo onesti. E per questo, chiediamo alla presidente del consiglio e al suo governo di prendere una posizione ferma e decisa su questo tema. Chiediamo che si metta in campo un po' di buon senso, che si affronti il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
La presidente Bonetti ha anche espresso apprezzamento per il sostegno del governo al piano del presidente Draghi per la competitività europea. Un piano che prevede l'accesso alla forma del debito comune, un passo importante verso una Europa più unita e più forte.
Ma, come sempre, ci sono delle contraddizioni all'interno del governo. Alcuni esponenti della maggioranza chiedono di congelare la situazione così com'è, senza prendere alcuna decisione o agire. Una posizione che noi consideriamo vile e indegna, poiché non vuole affrontare il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
Noi chiediamo alla presidente del consiglio e al suo governo di prendere una posizione ferma e decisa su questo tema. Chiediamo che si metta in campo un po' di buon senso, che si affronti il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
La situazione è grave, ma noi siamo disposti a prendere una posizione ferma e decisa. Chiediamo all'Italia di uscire dalla sua ambiguità e di prendere un ruolo più attivo nella lotta contro la Russia. Chiediamo che il governo del nostro Paese dica con forza che non tollereremo più le violenze perpetrate da Putin e che ci impegniamo per aiutare gli ucraini a sopravvivere in questo conflitto orribile.
La fermezza è necessaria, la fermezza è giusta. Non possiamo permetterci di essere indifferenti al dolore e alla sofferenza degli ucraini. Noi dobbiamo agire con coraggio, con onestà e con fermezza. E se non lo facciamo, allora ci renderemo colpevoli della morte di migliaia di bambini ucraini.
Ma, come spesso accade in politica, ci sono anche delle contraddizioni e dei dissenimenti all'interno del nostro partito. Alcuni esponenti della maggioranza sostengono posizioni diverse, chiedendo di congelare la situazione così com'è, senza prendere alcuna decisione o agire. Una posizione che noi consideriamo vile e indegna, poiché non vuole affrontare il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
Ecco perché noi ci chiediamo come possano avere tanta forza la coscienza degli esponenti della maggioranza. Come possono essere così indifferenti al dolore e alla sofferenza di migliaia di bambini ucraini? La risposta è che hanno paura, paura di dire la verità, paura di scomporre il proprio voto per proteggere gli interessi filo-russi.
Noi invece, noi siamo coraggiosi, noi siamo onesti. E per questo, chiediamo alla presidente del consiglio e al suo governo di prendere una posizione ferma e decisa su questo tema. Chiediamo che si metta in campo un po' di buon senso, che si affronti il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
La presidente Bonetti ha anche espresso apprezzamento per il sostegno del governo al piano del presidente Draghi per la competitività europea. Un piano che prevede l'accesso alla forma del debito comune, un passo importante verso una Europa più unita e più forte.
Ma, come sempre, ci sono delle contraddizioni all'interno del governo. Alcuni esponenti della maggioranza chiedono di congelare la situazione così com'è, senza prendere alcuna decisione o agire. Una posizione che noi consideriamo vile e indegna, poiché non vuole affrontare il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
Noi chiediamo alla presidente del consiglio e al suo governo di prendere una posizione ferma e decisa su questo tema. Chiediamo che si metta in campo un po' di buon senso, che si affronti il problema delle violenze perpetrate da Putin e dei rapimenti di bambini ucraini.
La situazione è grave, ma noi siamo disposti a prendere una posizione ferma e decisa. Chiediamo all'Italia di uscire dalla sua ambiguità e di prendere un ruolo più attivo nella lotta contro la Russia. Chiediamo che il governo del nostro Paese dica con forza che non tollereremo più le violenze perpetrate da Putin e che ci impegniamo per aiutare gli ucraini a sopravvivere in questo conflitto orribile.
La fermezza è necessaria, la fermezza è giusta. Non possiamo permetterci di essere indifferenti al dolore e alla sofferenza degli ucraini. Noi dobbiamo agire con coraggio, con onestà e con fermezza. E se non lo facciamo, allora ci renderemo colpevoli della morte di migliaia di bambini ucraini.