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Lo screening per il tumore polmonare è finalmente incluso nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), un passo importante verso la diagnosi precoce e la prevenzione della morte a causa di questa malattia. L'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha richiesto questo aggiornamento dopo la recente decisione della Conferenza Stato-Regioni di approvare l'aggiornamento dei Lea.
I forti fumatori, cioè coloro che consumano almeno 15 sigarette al giorno per più di 25 anni o 10 sigarette al giorno per più di 30 anni, dovranno sottoporsi a uno screening annuale mediante la Tac spirale a basso dosaggio. Questo programma di screening sarà inclusi anche nel disegno di legge di bilancio 2026, che prevede risorse per incrementare il numero di partecipanti alla Rete italiana screening polmonare.
L'Aiom sostiene che la Tac spirale riduce del 20% la mortalità per carcinoma polmonare e può prevenire oltre 36mila decessi in 30 anni. Inoltre, questo esame riduce del 5% i costi sanitari indiretti legati alla malattia e del 5,9% le spese per l'acquisto di farmaci anti-tumorali.
Massimo Di Maio, presidente Aiom, sostiene che "lo screening per il carcinoma polmonare è un provvedimento che attendiamo dal 2017 e che può migliorare e potenziare l'assistenza sanitaria degli oltre 3,7 milioni di pazienti oncologici che vivono in Italia". Tuttavia, vi sono differenze tra i sistemi sanitari locali italiani, quindi è necessario uniformare l'assistenza e garantire a tutti i pazienti i medesimi percorsi di cura.
I test genomici, che consentono una personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione din terapie inutili, sono un altro passo importante nella prevenzione della malattia. L'Aiom sostiene che questi esami fondamentali dovranno essere inclusi negli aggiornamenti dei Lea e che il fondo per l'acquisto di test genomici deve essere incrementato per garantire esami stabili nella pratica clinica.
In sintesi, lo screening per il tumore polmonare è un passo importante verso la prevenzione della morte a causa di questa malattia, ma è necessario uniformare l'assistenza e garantire a tutti i pazienti i medesimi percorsi di cura.
I forti fumatori, cioè coloro che consumano almeno 15 sigarette al giorno per più di 25 anni o 10 sigarette al giorno per più di 30 anni, dovranno sottoporsi a uno screening annuale mediante la Tac spirale a basso dosaggio. Questo programma di screening sarà inclusi anche nel disegno di legge di bilancio 2026, che prevede risorse per incrementare il numero di partecipanti alla Rete italiana screening polmonare.
L'Aiom sostiene che la Tac spirale riduce del 20% la mortalità per carcinoma polmonare e può prevenire oltre 36mila decessi in 30 anni. Inoltre, questo esame riduce del 5% i costi sanitari indiretti legati alla malattia e del 5,9% le spese per l'acquisto di farmaci anti-tumorali.
Massimo Di Maio, presidente Aiom, sostiene che "lo screening per il carcinoma polmonare è un provvedimento che attendiamo dal 2017 e che può migliorare e potenziare l'assistenza sanitaria degli oltre 3,7 milioni di pazienti oncologici che vivono in Italia". Tuttavia, vi sono differenze tra i sistemi sanitari locali italiani, quindi è necessario uniformare l'assistenza e garantire a tutti i pazienti i medesimi percorsi di cura.
I test genomici, che consentono una personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione din terapie inutili, sono un altro passo importante nella prevenzione della malattia. L'Aiom sostiene che questi esami fondamentali dovranno essere inclusi negli aggiornamenti dei Lea e che il fondo per l'acquisto di test genomici deve essere incrementato per garantire esami stabili nella pratica clinica.
In sintesi, lo screening per il tumore polmonare è un passo importante verso la prevenzione della morte a causa di questa malattia, ma è necessario uniformare l'assistenza e garantire a tutti i pazienti i medesimi percorsi di cura.