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La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) rinnova il proprio impegno per contrastare l'HPV e i tumori correlati. Secondo Enrico Di Rosa, presidente della SItI, la vaccinazione e lo screening oncologico sono fondamentali per eliminare il tumore della cervice uterina. L'Italia ha adottato la vaccinazione universale contro l'HPV, ma solo una metà dei genitori hanno fatto vaccinare i figli, mentre molto delle donne non fanno Pap e Hpv test.
L'obiettivo di eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030 è ambizioso, ma realistico. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la copertura vaccinale contro l'HPV in Italia è ancora troppo bassa e ci sono forti disparità regionali nell'offerta di screening. Pertanto, si richiede un impegno collettivo per raggiungere gli standard richiesti.
La vaccinazione dei maschi è un tassello indispensabile per raggiungere l'eliminazione del tumore della cervice uterina. Paesi con coperture vaccinali molto elevate dimostrano che la prevenzione funziona. In Australia, ad esempio, si è registrata una drastica riduzione delle lesioni cervicali precancerose, mentre in Scozia, le giovane donne vaccinate prima dell'esposizione al virus hanno una quasi completa scomparsa delle lesioni CIN3.
È necessario aumentare le coperture vaccinali contro l'HPV e ridurre i divari regionali di offerta. L'Italia deve adottare un piano di azione coordinato per raggiungere gli obiettivi richiesti. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.
In sintesi, la vaccinazione contro l'HPV e lo screening oncologico sono fondamentali per eliminare il tumore della cervice uterina. L'Italia deve aumentare le coperture vaccinali e ridurre i divari regionali di offerta per raggiungere gli obiettivi richiesti. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.
La Giornata di Sensibilizzazione per l'eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV-correlati ricorre oggi. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) rinnova il proprio impegno nel contrasto al Papillomavirus (HPV) e ai tumori correlati. Grazie alla vaccinazione e allo screening oncologico, si ha un'opportunità concreta di eliminare il tumore della cervice uterina come problema di Sanità pubblica.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito un obiettivo ambizioso: eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030. La copertura vaccinale contro l'HPV in Italia è ancora troppo bassa e ci sono forti disparità regionali nell'offerta di screening.
La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha adottato la vaccinazione universale contro l'HPV. Tuttavia, solo una metà dei genitori hanno fatto vaccinare i figli. Le donne anche non fanno Pap e Hpv test.
L'Italia deve aumentare le coperture vaccinali contro l'HPV e ridurre i divari regionali di offerta per raggiungere gli obiettivi richiesti.
In Scozia, le giovane donne vaccinate prima dell'esposizione al virus hanno una quasi completa scomparsa delle lesioni CIN3. In Australia, si è registrata una drastica riduzione delle lesioni cervicali precancerose.
La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.
L'obiettivo di eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030 è ambizioso, ma realistico. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la copertura vaccinale contro l'HPV in Italia è ancora troppo bassa e ci sono forti disparità regionali nell'offerta di screening. Pertanto, si richiede un impegno collettivo per raggiungere gli standard richiesti.
La vaccinazione dei maschi è un tassello indispensabile per raggiungere l'eliminazione del tumore della cervice uterina. Paesi con coperture vaccinali molto elevate dimostrano che la prevenzione funziona. In Australia, ad esempio, si è registrata una drastica riduzione delle lesioni cervicali precancerose, mentre in Scozia, le giovane donne vaccinate prima dell'esposizione al virus hanno una quasi completa scomparsa delle lesioni CIN3.
È necessario aumentare le coperture vaccinali contro l'HPV e ridurre i divari regionali di offerta. L'Italia deve adottare un piano di azione coordinato per raggiungere gli obiettivi richiesti. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.
In sintesi, la vaccinazione contro l'HPV e lo screening oncologico sono fondamentali per eliminare il tumore della cervice uterina. L'Italia deve aumentare le coperture vaccinali e ridurre i divari regionali di offerta per raggiungere gli obiettivi richiesti. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.
La Giornata di Sensibilizzazione per l'eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV-correlati ricorre oggi. La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) rinnova il proprio impegno nel contrasto al Papillomavirus (HPV) e ai tumori correlati. Grazie alla vaccinazione e allo screening oncologico, si ha un'opportunità concreta di eliminare il tumore della cervice uterina come problema di Sanità pubblica.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito un obiettivo ambizioso: eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030. La copertura vaccinale contro l'HPV in Italia è ancora troppo bassa e ci sono forti disparità regionali nell'offerta di screening.
La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha adottato la vaccinazione universale contro l'HPV. Tuttavia, solo una metà dei genitori hanno fatto vaccinare i figli. Le donne anche non fanno Pap e Hpv test.
L'Italia deve aumentare le coperture vaccinali contro l'HPV e ridurre i divari regionali di offerta per raggiungere gli obiettivi richiesti.
In Scozia, le giovane donne vaccinate prima dell'esposizione al virus hanno una quasi completa scomparsa delle lesioni CIN3. In Australia, si è registrata una drastica riduzione delle lesioni cervicali precancerose.
La società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) può essere una guida importante in questo processo.