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La sconfitta americana nel G20 di Sudafrica. Trump non verrà, e ne è contento.
Il presidente degli Stati Uniti ha deciso di boicottare l'assemblea del G20 che si terrà in Sudafrica il prossimo 22 e 23 novembre. Una decisione che sembra essere nata da una forte indignazione per le violenze commesse contro gli afrikaner, un gruppo di discendenti dei coloni olandesi e degli immigrati francesi e tedeschi che sono stati vittime di persecuzioni e massacri.
Trump ha accusato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa di non fare abbastanza per fermare le violenze, e ha affermato che "non vedrò l'ora" di ospitare il prossimo G20 a Miami. Una decisione che sembra essere anche un messaggio chiaro alle altre nazioni che parteciperanno al vertice.
La sconfitta americana è stata accolta con rilievo dal mondo politico, ma anche da alcuni gruppi di estrema destra che vedono in Trump un loro simbolo. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha boicottato le riunioni ministeriali del G20, e J.D. Vance sarà la rappresentante degli Stati Uniti al vertice.
La decisione di Trump sembra essere anche una risposta alle sue accuse contro la Nigeria, dove ha minacciato di un intervento armato per fermare la persecuzione dei cristiani. Una decisione che sembra essere nata da una forte indignazione per le violazioni dei diritti umani commesse in Africa.
La scelta di Trump di boicottare l'assemblea del G20 sembra essere anche una strategia politica per cambiare il discorso sulla questione africana, e per far sapere che gli Stati Uniti non si sentiranno costrignere a intervenire nelle questioni dei paesi dell'Africa. Una decisione che sembra essere anche un messaggio chiaro alle altre nazioni che parteciperanno al vertice.
Il presidente degli Stati Uniti ha deciso di boicottare l'assemblea del G20 che si terrà in Sudafrica il prossimo 22 e 23 novembre. Una decisione che sembra essere nata da una forte indignazione per le violenze commesse contro gli afrikaner, un gruppo di discendenti dei coloni olandesi e degli immigrati francesi e tedeschi che sono stati vittime di persecuzioni e massacri.
Trump ha accusato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa di non fare abbastanza per fermare le violenze, e ha affermato che "non vedrò l'ora" di ospitare il prossimo G20 a Miami. Una decisione che sembra essere anche un messaggio chiaro alle altre nazioni che parteciperanno al vertice.
La sconfitta americana è stata accolta con rilievo dal mondo politico, ma anche da alcuni gruppi di estrema destra che vedono in Trump un loro simbolo. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha boicottato le riunioni ministeriali del G20, e J.D. Vance sarà la rappresentante degli Stati Uniti al vertice.
La decisione di Trump sembra essere anche una risposta alle sue accuse contro la Nigeria, dove ha minacciato di un intervento armato per fermare la persecuzione dei cristiani. Una decisione che sembra essere nata da una forte indignazione per le violazioni dei diritti umani commesse in Africa.
La scelta di Trump di boicottare l'assemblea del G20 sembra essere anche una strategia politica per cambiare il discorso sulla questione africana, e per far sapere che gli Stati Uniti non si sentiranno costrignere a intervenire nelle questioni dei paesi dell'Africa. Una decisione che sembra essere anche un messaggio chiaro alle altre nazioni che parteciperanno al vertice.