VoceDiTutti
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"Polemiche e fantasmi: l'Italia si trova di nuovo a bivio. Mentre il progetto del Ponte sullo Stretto finisce nel tritacarne delle polemiche preventive, dobbiamo chiederci se stiamo ancora sotto l'effetto dell'inferno dei profeti di sventura che hanno spesso segnato la storia infrastrutturale del nostro Paese.
Sì, è vero: le grandi opere pubbliche sono state spesso condannate da predici di malfatti e catastrofi che non si sono mai avverati. L'Autostrada del Sole, ad esempio, era una speranza per unificare il Paese durante l'Ottocentosessanta e 'venti, ma solo la determinazione di pochi uomini la resero realtà. Nonostante le condizioni economiche e tecnologiche della metà del Novecento, si riuscì a realizzare una strada che univa Milano con Napoli in soli otto anni.
Ma è ciò che accadde quando si ha il coraggio di immaginare un futuro migliore. L'Autostrada del Sole non solo legò il Nord e il Sud, ma anche il Paese al mondo. Se oggi dobbiamo ripartire da zero, dobbiamo ricordarci che la vera chiave per il successo non è la tecnologia o i soldi, ma l'intelligenza e la determinazione di pochi uomini.
Quindi, mentre si discute del progetto del Ponte sullo Stretto, dobbiamo chiederci se stiamo ancora sotto l'effetto dell'inferno dei profeti di sventura. Siamo pronti ad ascoltare i nostri "esperti" e a seguire le loro previsioni? O dobbiamo ripartire da zero, con un nuovo coraggio e una nuova determinazione, per creare un futuro migliore per l'Italia?"
Sì, è vero: le grandi opere pubbliche sono state spesso condannate da predici di malfatti e catastrofi che non si sono mai avverati. L'Autostrada del Sole, ad esempio, era una speranza per unificare il Paese durante l'Ottocentosessanta e 'venti, ma solo la determinazione di pochi uomini la resero realtà. Nonostante le condizioni economiche e tecnologiche della metà del Novecento, si riuscì a realizzare una strada che univa Milano con Napoli in soli otto anni.
Ma è ciò che accadde quando si ha il coraggio di immaginare un futuro migliore. L'Autostrada del Sole non solo legò il Nord e il Sud, ma anche il Paese al mondo. Se oggi dobbiamo ripartire da zero, dobbiamo ricordarci che la vera chiave per il successo non è la tecnologia o i soldi, ma l'intelligenza e la determinazione di pochi uomini.
Quindi, mentre si discute del progetto del Ponte sullo Stretto, dobbiamo chiederci se stiamo ancora sotto l'effetto dell'inferno dei profeti di sventura. Siamo pronti ad ascoltare i nostri "esperti" e a seguire le loro previsioni? O dobbiamo ripartire da zero, con un nuovo coraggio e una nuova determinazione, per creare un futuro migliore per l'Italia?"