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"La TV generalista, un mercato troppo rigido per un reality come 'The Traitors'".
Immaginiamo di mettere il formato su Amazon Prime Video. Si tratterebbe di una scelta logica, ma la realtà sarebbe molto diversa. In questo caso "The Traitors" sarebbe stato schiavo dei piani iniziali fissati dalla tv lineare, che non lascerebbe spazio a creazioni innovate e audaci.
E poi c'è la questione del timing. Il formato si sarebbe aggiustato per le 21:45, però con il tempo sarebbero venuti ieri i suoi punti di riferimento: "Striscia la notizia" alle 20:00, "La Ruota della Fortuna", sempre alle 20:00. Tutto questo avrebbe rovinato l'impatto che avrebbe potuto avere l'incontro tra il pubblico e gli avversari.
Un altro punto importante è quello del contenimento delle puntate a una durata specifica. I tempi diurni non siamo più quelli del passato, ma la TV generalista ha orari fissati e un pubblico già scelto, che attende il proprio titolo preferito, senza però rendersi conto della sua propria limitazione.
E poi ci sono i concetti di "share" e "viewers" da considerare. Il successo della TV generalista si misura sempre in una quantità numerica, e non nel qualità dei contenuti presentati. Ecco perché i programmi come "The Traitors", che riescono a catturare l'attenzione di un pubblico molto vario ed entusiasta, vengono spesso etichettati come 'flop', nonostante la loro capacità di evocare emozioni e curiosità.
Infine, "The Traitors" sarebbe anche un caso di studio per dimostrare che realizzare contenuti innovativi nella TV generalista è molto più difficile del farlo in un on-demand.
Immaginiamo di mettere il formato su Amazon Prime Video. Si tratterebbe di una scelta logica, ma la realtà sarebbe molto diversa. In questo caso "The Traitors" sarebbe stato schiavo dei piani iniziali fissati dalla tv lineare, che non lascerebbe spazio a creazioni innovate e audaci.
E poi c'è la questione del timing. Il formato si sarebbe aggiustato per le 21:45, però con il tempo sarebbero venuti ieri i suoi punti di riferimento: "Striscia la notizia" alle 20:00, "La Ruota della Fortuna", sempre alle 20:00. Tutto questo avrebbe rovinato l'impatto che avrebbe potuto avere l'incontro tra il pubblico e gli avversari.
Un altro punto importante è quello del contenimento delle puntate a una durata specifica. I tempi diurni non siamo più quelli del passato, ma la TV generalista ha orari fissati e un pubblico già scelto, che attende il proprio titolo preferito, senza però rendersi conto della sua propria limitazione.
E poi ci sono i concetti di "share" e "viewers" da considerare. Il successo della TV generalista si misura sempre in una quantità numerica, e non nel qualità dei contenuti presentati. Ecco perché i programmi come "The Traitors", che riescono a catturare l'attenzione di un pubblico molto vario ed entusiasta, vengono spesso etichettati come 'flop', nonostante la loro capacità di evocare emozioni e curiosità.
Infine, "The Traitors" sarebbe anche un caso di studio per dimostrare che realizzare contenuti innovativi nella TV generalista è molto più difficile del farlo in un on-demand.