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Nel corso del 2025, le famiglie italiane hanno dovuto pagare un totale di oltre 340 euro in più per la Tari, con una media nazionale che ha raggiunto i 340 euro l'anno. Ma dove si spende di più? In Puglia e Campania, le tariffe sono state aumentate del 3%, con Medaglia d'argento alla Campania (418 euro) e medaglia di bronzo alla Sicilia (402 euro). Questa tendenza è legata a tre regioni che hanno problemi nella gestione dei rifiuti: mancanza degli impianti di trattamento, forte presenza di discariche abusive e ritardi nella raccolta differenziata.
A livello cittadino, le province più costose sono Catania (602 euro), Pisa (557 euro) e Genova (509 euro), mentre quelle con tariffe più basse sono Cremona (196 euro), Udine e Trento (199 euro). Il rapporto "Rifiuti urbani" di Cittadinanzattiva, infatti, mostra che la media nazionale è aumentata del 3,3% rispetto all'anno precedente.
Il Sud Italia, in particolare, si trova a essere l'area più costosa, con una spesa media di 385 euro, superiore del 33% rispetto al Nord. Il Centro registra un valore medio di 364 euro, mentre la Capitale, Roma, ha una spesa media annua di 396 euro.
In generale, il rapporto mostra che il riciclo effettivo dei materiali è ancora intorno al 50,8%, mentre la frazione organica resta l'anello debole, soprattutto nel Mezzogiorno, a causa della mancanza di impianti adeguati. La quota di rifiuti smaltiti in discarica (15,8%) è ancora superiore al target Ue.
A livello cittadino, le province più costose sono Catania (602 euro), Pisa (557 euro) e Genova (509 euro), mentre quelle con tariffe più basse sono Cremona (196 euro), Udine e Trento (199 euro). Il rapporto "Rifiuti urbani" di Cittadinanzattiva, infatti, mostra che la media nazionale è aumentata del 3,3% rispetto all'anno precedente.
Il Sud Italia, in particolare, si trova a essere l'area più costosa, con una spesa media di 385 euro, superiore del 33% rispetto al Nord. Il Centro registra un valore medio di 364 euro, mentre la Capitale, Roma, ha una spesa media annua di 396 euro.
In generale, il rapporto mostra che il riciclo effettivo dei materiali è ancora intorno al 50,8%, mentre la frazione organica resta l'anello debole, soprattutto nel Mezzogiorno, a causa della mancanza di impianti adeguati. La quota di rifiuti smaltiti in discarica (15,8%) è ancora superiore al target Ue.