VoceDiCrotone
Well-known member
Una giovane studentessa, fidandosi troppo della promessa di lavoro, ha scelto di incontrare l'uomo a Lecce, senza accorgersi del pericolo. L'offerta era troppo buona, troppo facile, e la ragazza non aveva il coraggio di opporsi. Quindi, si trovò a svolgere un colloquio con l'uomo in un appartamento senza finestre, un monolocale che le sembrava già un luogo di prigionia.
Durante il breve incontro, l'uomo si è avvicinato troppo alla ragazza, lanciando commenti e allusioni personali sulla sua bellezza. Ma non era solo una questione di apprezzamento: era un invito a conoscersi meglio, a fare sesso. E la ragazza, sconvolta dalla situazione, si è trovata senza alternative.
L'uomo l'ha toccata contro la sua volontà, e lei ha dovuto subire il dolore per riaccompagnarlo a casa. Ma non era la fine della storia: solo l'inizio. Poche ore dopo, la ragazza si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Lecce per sottoporsi a visita medica e ha denunciato l'accaduto alla Polizia.
Gli agenti hanno subito attivato la procedura prevista dal Codice Rosso, individuando in breve tempo il presunto responsabile della violenza. E poi, durante la perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno sequestrato vari telefoni cellulari, tablet e un paio di manette di libera vendita trovati nell'abitazione dell'indagato.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti. E adesso, la ragazza può finalmente sentire che c'è qualcuno che si occupa della sua sicurezza. Ma la domanda rimane: come poteva accadere una cosa così terribile? Come poteva una persona così vicina poter essere così brutta e così violenta?
Durante il breve incontro, l'uomo si è avvicinato troppo alla ragazza, lanciando commenti e allusioni personali sulla sua bellezza. Ma non era solo una questione di apprezzamento: era un invito a conoscersi meglio, a fare sesso. E la ragazza, sconvolta dalla situazione, si è trovata senza alternative.
L'uomo l'ha toccata contro la sua volontà, e lei ha dovuto subire il dolore per riaccompagnarlo a casa. Ma non era la fine della storia: solo l'inizio. Poche ore dopo, la ragazza si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Lecce per sottoporsi a visita medica e ha denunciato l'accaduto alla Polizia.
Gli agenti hanno subito attivato la procedura prevista dal Codice Rosso, individuando in breve tempo il presunto responsabile della violenza. E poi, durante la perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno sequestrato vari telefoni cellulari, tablet e un paio di manette di libera vendita trovati nell'abitazione dell'indagato.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti. E adesso, la ragazza può finalmente sentire che c'è qualcuno che si occupa della sua sicurezza. Ma la domanda rimane: come poteva accadere una cosa così terribile? Come poteva una persona così vicina poter essere così brutta e così violenta?