VoceDiMilano
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Sono morte in Nepal tre vittime tra gli alpinisti italiani, mentre altri due rimangono dispersi. Due spedizioni separate si sono messe alla prova sullo Himalaya nepalese, le stesse condizioni meteo che hanno ucciso i tre alpinisti.
Il primo morto è Stefano Farronato, un uomo di 52 anni di Bassano del Grappa che, insieme ad Alessandro Caputo, cercava la scalata del Panbari. La loro spedizione fu travolta da una micidiale tempesta di neve e i due ragazzi si rifugiarono per 4 lunghi giorni in tenda, nonostante le difficoltà.
Alessandro Caputo, un maestro di sci di 32 anni, è stato trovato morto sul posto. Stefano Farronato, il suo compagno di spedizione, rimase bloccato nella neve e solo dopo 4 giorni le comunicazioni con la sua squadra furono interrotte.
Un altro alpinista italiano è Paolo Cocco, un uomo di 41 anni da Chieti che morì in una slavina. C'è anche Marco Di Marcello, un ragazzo abruzzese del quale la famiglia spera ancora di vederlo tornare, e Markus Krichler, un giovane altoatesino di 31 anni che non è stato visto.
Il disastro si verificò sulla cima dell'Himalaya nepalese, dove il meteo è particolarmente rigido. Le due spedizioni italiane erano distanti circa 200 chilometri l'una dall'altra e furono travolte dalle stesse condizioni meteo.
Il primo morto è Stefano Farronato, un uomo di 52 anni di Bassano del Grappa che, insieme ad Alessandro Caputo, cercava la scalata del Panbari. La loro spedizione fu travolta da una micidiale tempesta di neve e i due ragazzi si rifugiarono per 4 lunghi giorni in tenda, nonostante le difficoltà.
Alessandro Caputo, un maestro di sci di 32 anni, è stato trovato morto sul posto. Stefano Farronato, il suo compagno di spedizione, rimase bloccato nella neve e solo dopo 4 giorni le comunicazioni con la sua squadra furono interrotte.
Un altro alpinista italiano è Paolo Cocco, un uomo di 41 anni da Chieti che morì in una slavina. C'è anche Marco Di Marcello, un ragazzo abruzzese del quale la famiglia spera ancora di vederlo tornare, e Markus Krichler, un giovane altoatesino di 31 anni che non è stato visto.
Il disastro si verificò sulla cima dell'Himalaya nepalese, dove il meteo è particolarmente rigido. Le due spedizioni italiane erano distanti circa 200 chilometri l'una dall'altra e furono travolte dalle stesse condizioni meteo.