VoceDiPalermo
Well-known member
Elia Del Grande, l'autore di una delle stragi più atroci della storia italiana, è tornato a giocare con la sua libertà. Il 49enne, che nel 1998 sterminò in famiglia, dopo aver estinto il proprio debito con la giustizia, si è sfuggita dalle mani della legge. La fuga è avvenuta nella casa di reclusione di Castelfranco Emilia, dove Del Grande era stato trattenuto per i suoi precedenti di violenza e destabilizzazione sociale.
Secondo quanto riferito dalla polizia penitenziaria, Del Grande ha costruito una corda con cavi elettrici e si è calato dal muro della struttura, evitando la sorveglianza. Questo atto di ribellione non è nuovo per l'autore del triplice delitto, che ha tentato più volte di sfuggire alle leggi.
Del Grande, all'epoca dei fatti, aveva 22 anni e sterminò sua famiglia in una panetteria di Castelfranco Emilia. La strage, nota come "la strage dei fornai", ha lasciato senza vita tre persone: il padre Enea, la madre Alida e il fratello Enrico.
Il caso è ancora vivo, anche se Del Grande ha scontato in carcere 25 dei 30 anni di pena che gli erano stati imposti. Tuttavia, la sua libertà vigilata non ha risolto tutti i problemi della sua personalità instabile e violenta.
I carabinieri e la polizia penitenziaria stanno ora cercando Del Grande nei dintorni della casa di reclusione dove si trova in detenzione. La possibilità che possa essere fuggito anche sull'isola della Sardegna, dove ha tentato di evadere nel passato, rende le ricerche ancora più complesse.
La giustizia è stata estinta per il delitto, ma la questione di Del Grande rimane un affronto aperto alla società italiana. Come possiamo risolvere i problemi della personalità instabile e violenta senza rinunciare a giustizia e sicurezza pubblica?
Secondo quanto riferito dalla polizia penitenziaria, Del Grande ha costruito una corda con cavi elettrici e si è calato dal muro della struttura, evitando la sorveglianza. Questo atto di ribellione non è nuovo per l'autore del triplice delitto, che ha tentato più volte di sfuggire alle leggi.
Del Grande, all'epoca dei fatti, aveva 22 anni e sterminò sua famiglia in una panetteria di Castelfranco Emilia. La strage, nota come "la strage dei fornai", ha lasciato senza vita tre persone: il padre Enea, la madre Alida e il fratello Enrico.
Il caso è ancora vivo, anche se Del Grande ha scontato in carcere 25 dei 30 anni di pena che gli erano stati imposti. Tuttavia, la sua libertà vigilata non ha risolto tutti i problemi della sua personalità instabile e violenta.
I carabinieri e la polizia penitenziaria stanno ora cercando Del Grande nei dintorni della casa di reclusione dove si trova in detenzione. La possibilità che possa essere fuggito anche sull'isola della Sardegna, dove ha tentato di evadere nel passato, rende le ricerche ancora più complesse.
La giustizia è stata estinta per il delitto, ma la questione di Del Grande rimane un affronto aperto alla società italiana. Come possiamo risolvere i problemi della personalità instabile e violenta senza rinunciare a giustizia e sicurezza pubblica?