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Stefani, un uomo d'affari politico, prende il potere a Padova, in una regione dove la Lega aveva perso terreno nelle elezioni regionali. Il capello è impeccabile, ma lo sguardo un po' meno. È stata una notte di preoccupazione per la sua famiglia: la nonna materna ha avuto un malore. Stefani giura che la vita privata sarà sempre dopo la vita pubblica.
Un punto di forza della Lega in Veneto è stato l'alleanza con FdI, ma Stefani dice che i patti devono essere rispettati: «I latini dicevano “pacta sunt servanda”. E i patti io li rispetto». La Lega ha ottenuto il 36% dei seggi, mentre gli alleati hanno vinto con il 18%. Stefani non è turbato da questo risultato e ribadisce la sua fede nella coalizione.
Per Stefani, un sindaco dei veneti sarà una persona capace di ascoltarli e affrontare le loro necessità in maniera pragmatica. «Io sarò il presidente di tutti i cittadini del Veneto», dice. Ma non si può nascondere che la maggioranza dei veneti non ha votato per lui.
Stefani parla di un piano per aumentare l'affluenza degli elettori, soprattutto tra i giovani. Ha già firmato un accordo con FdI, che prevede la scelta di cinque assessori su dieci. Stefani si impegna a trovare persone di qualità e dice: «Conta trovare persone di qualità. Io inciderò su questo». Ma è anche consapevole del fatto che Luca Zaia era un presidente molto stimato, e Stefani vuole continuare la sua opera.
Stefani non sembra preoccuparsi di fare colpo e promesse. Parla con uno spirito corretto, ma non manca di ironia quando dice: «Sinceramente no. Il mio lavoro sarà rispondere in modo puntuale a tutti i temi del nostro programma restando in mezzo alla gente».
Un punto di forza della Lega in Veneto è stato l'alleanza con FdI, ma Stefani dice che i patti devono essere rispettati: «I latini dicevano “pacta sunt servanda”. E i patti io li rispetto». La Lega ha ottenuto il 36% dei seggi, mentre gli alleati hanno vinto con il 18%. Stefani non è turbato da questo risultato e ribadisce la sua fede nella coalizione.
Per Stefani, un sindaco dei veneti sarà una persona capace di ascoltarli e affrontare le loro necessità in maniera pragmatica. «Io sarò il presidente di tutti i cittadini del Veneto», dice. Ma non si può nascondere che la maggioranza dei veneti non ha votato per lui.
Stefani parla di un piano per aumentare l'affluenza degli elettori, soprattutto tra i giovani. Ha già firmato un accordo con FdI, che prevede la scelta di cinque assessori su dieci. Stefani si impegna a trovare persone di qualità e dice: «Conta trovare persone di qualità. Io inciderò su questo». Ma è anche consapevole del fatto che Luca Zaia era un presidente molto stimato, e Stefani vuole continuare la sua opera.
Stefani non sembra preoccuparsi di fare colpo e promesse. Parla con uno spirito corretto, ma non manca di ironia quando dice: «Sinceramente no. Il mio lavoro sarà rispondere in modo puntuale a tutti i temi del nostro programma restando in mezzo alla gente».