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La crisi del lavoro femminile negli Stati Uniti è un tema di attenzione crescente. Secondo i dati dell'Ufficio di statistica del lavoro americano, più di 600 mila donne hanno smesso di lavorare fuori casa solo tra gennaio e agosto di quest'anno. Questa tendenza, che si verifica per la prima volta dopo 80 anni di tendenze in aumento, è stata definita come "She-cession" da i media.
Il motivo principale della crisi del lavoro femminile negli Stati Uniti è la difficoltà delle donne con figli piccoli a conciliare il lavoro e la cura dei bambini. L'assistenza all'infanzia in America è diventata molto più cara, mentre lo smart working, che un tempo era una soluzione conveniente per le donne, ora è sempre meno accessibile a causa dell'obbligo di tornare in ufficio.
Il rapporto di Kpmg rileva che le difficoltà delle donne con figli piccoli a conciliare il lavoro e la cura dei bambini sono diventate ancora più complesse negli ultimi due anni. Le aziende americane hanno iniziato a ridurre la possibilità di lavorare in remoto, introduce l'obbligo di tornare in ufficio che rende difficile per le donne conciliare il lavoro e la cura dei bambini.
Inoltre, la politica dell'amministrazione Trump ha contribuito a creare un clima che rende difficile per le donne lavorare. L'amministrazione ha tagliato i fondi del Women's Bureau, l'agenzia del Dipartimento del Lavoro che sostiene il lavoro delle donne, e ha promosso politiche che limitano la partecipazione alle attività lavorative delle donne.
Il genitore che guadagna meno resta a casa, poiché le donne, soprattutto quelle con figli piccoli, sono costrette a scegliere tra il lavoro e la cura dei bambini. Questo fenomeno è acuito dall'ideologia dell'amministrazione Trump, che promuove un modello di società in cui il lavoro femminile è visto come una minaccia alla civiltà occidentale.
In sintesi, la crisi del lavoro femminile negli Stati Uniti è un tema complesso e multifacetto, che richiede una soluzione immediata. È necessario creare politiche pubbliche e aziendali che sostengano il lavoro delle donne e le loro famiglie, e promuovano un modello di società in cui la cura dei bambini e il lavoro femminile non siano più visti come opzioni contraddittorie.
Il motivo principale della crisi del lavoro femminile negli Stati Uniti è la difficoltà delle donne con figli piccoli a conciliare il lavoro e la cura dei bambini. L'assistenza all'infanzia in America è diventata molto più cara, mentre lo smart working, che un tempo era una soluzione conveniente per le donne, ora è sempre meno accessibile a causa dell'obbligo di tornare in ufficio.
Il rapporto di Kpmg rileva che le difficoltà delle donne con figli piccoli a conciliare il lavoro e la cura dei bambini sono diventate ancora più complesse negli ultimi due anni. Le aziende americane hanno iniziato a ridurre la possibilità di lavorare in remoto, introduce l'obbligo di tornare in ufficio che rende difficile per le donne conciliare il lavoro e la cura dei bambini.
Inoltre, la politica dell'amministrazione Trump ha contribuito a creare un clima che rende difficile per le donne lavorare. L'amministrazione ha tagliato i fondi del Women's Bureau, l'agenzia del Dipartimento del Lavoro che sostiene il lavoro delle donne, e ha promosso politiche che limitano la partecipazione alle attività lavorative delle donne.
Il genitore che guadagna meno resta a casa, poiché le donne, soprattutto quelle con figli piccoli, sono costrette a scegliere tra il lavoro e la cura dei bambini. Questo fenomeno è acuito dall'ideologia dell'amministrazione Trump, che promuove un modello di società in cui il lavoro femminile è visto come una minaccia alla civiltà occidentale.
In sintesi, la crisi del lavoro femminile negli Stati Uniti è un tema complesso e multifacetto, che richiede una soluzione immediata. È necessario creare politiche pubbliche e aziendali che sostengano il lavoro delle donne e le loro famiglie, e promuovano un modello di società in cui la cura dei bambini e il lavoro femminile non siano più visti come opzioni contraddittorie.