ForumChatItalia
Well-known member
Un nuovo schema di trattamento contro il tumore al pancreas: una speranza per la sopravvivenza.
La malattia è uno dei tumori più aggressivi e difficili da trattare, poiché già nella fase iniziale si hanno micro-metastasi non documentabili con gli strumenti a disposizione. Per questo motivo, secondo Michele Reni, direttore dell'Oncologia Medica al San Raffaele di Milano, "la ricerca indipendente è fondamentale, soprattutto per queste categorie di pazienti più difficili da trattare".
Lo studio Cassandra, finanziato da 5 associazioni di pazienti e condotto su 260 pazienti con adenocarcinoma duttale del pancreas candidati alla chirurgia, ha dimostrato che un mix di quattro farmaci chemioterapici può migliorare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da questo tumore. Il regime chemioterapico standard, considerato fino ad ora il più efficace, è stato confrontato con Paxg, una combinazione di farmaci chemioterapici nata da un precedente studio indipendente italiano.
I risultati sono stati sorprendenti: la sopravvivenza senza eventi sfavorevoli (progressione, recidiva, inoperabilità e decesso) è stata significativamente migliore nei pazienti trattati con Paxg. Si apre così una concreta possibilità di migliorare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da uno dei tumori più aggressivi.
Il nuovo schema di trattamento, basato su quattro farmaci chemioterapici, ha permesso un aumento del tempo medio di peggioramento o ricrescita della malattia di circa 6 mesi rispetto allo standard. A tre anni dall'avvio della terapia, oltre due volte e mezzo dei pazienti trattati con Paxg erano ancora liberi da una recidiva, rispetto a uno solo dei pazienti trattati con il regime chemioterapico standard.
Secondo Reni, l'aspetto che rende difficile da trattare questa neoplasia è la presenza di micro-metastasi già dall'inizio. "Per questo motivo", sottolinea l'esperto, "è più facile perdere il proprio investimento" con i grandi aziende farmaceutiche, poiché questi pazienti sono di meno interesse per queste entità.
La malattia è uno dei tumori più aggressivi e difficili da trattare, poiché già nella fase iniziale si hanno micro-metastasi non documentabili con gli strumenti a disposizione. Per questo motivo, secondo Michele Reni, direttore dell'Oncologia Medica al San Raffaele di Milano, "la ricerca indipendente è fondamentale, soprattutto per queste categorie di pazienti più difficili da trattare".
Lo studio Cassandra, finanziato da 5 associazioni di pazienti e condotto su 260 pazienti con adenocarcinoma duttale del pancreas candidati alla chirurgia, ha dimostrato che un mix di quattro farmaci chemioterapici può migliorare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da questo tumore. Il regime chemioterapico standard, considerato fino ad ora il più efficace, è stato confrontato con Paxg, una combinazione di farmaci chemioterapici nata da un precedente studio indipendente italiano.
I risultati sono stati sorprendenti: la sopravvivenza senza eventi sfavorevoli (progressione, recidiva, inoperabilità e decesso) è stata significativamente migliore nei pazienti trattati con Paxg. Si apre così una concreta possibilità di migliorare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da uno dei tumori più aggressivi.
Il nuovo schema di trattamento, basato su quattro farmaci chemioterapici, ha permesso un aumento del tempo medio di peggioramento o ricrescita della malattia di circa 6 mesi rispetto allo standard. A tre anni dall'avvio della terapia, oltre due volte e mezzo dei pazienti trattati con Paxg erano ancora liberi da una recidiva, rispetto a uno solo dei pazienti trattati con il regime chemioterapico standard.
Secondo Reni, l'aspetto che rende difficile da trattare questa neoplasia è la presenza di micro-metastasi già dall'inizio. "Per questo motivo", sottolinea l'esperto, "è più facile perdere il proprio investimento" con i grandi aziende farmaceutiche, poiché questi pazienti sono di meno interesse per queste entità.