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"La libertà avanza": Milei sorprende con vittoria in Argentina
In una giornata che segnerà la storia del paese, Javier Milei, leader dell'ultraliberista La Libertà Avanza (Lla), ha conquistato le elezioni di metà mandato in Argentina con il 40,84% degli voti. Una sorpresa per i pronostici, che avevano previsto un testa a testa tra Lla e la coalizione di sinistra Fuerza Patria (Fp).
Il partito dei conservatori si era ripresentato solo un mese fa nella provincia di Buenos Aires, tradizionale bastione dei peronisti progressisti, con un risultato modesto. Ma Milei ha dimostrato essere più forte della previsione, conquistando anche terreno in altre province.
"Oggi è una giornata storica", ha commentato il leader Lla. "Il popolo ha deciso di abbracciare le idee della libertà. Ci lasciamo dietro cento anni di decadenza. Inizia la svolta. Oggi comincia la costruzione della grande Argentina". Milei ha promesso di consolidare il percorso riformista del suo partito e di fare di nuovo grande l'Argentina.
La vittoria di Lla è anche un segnale di sfida per il governo argentino, che si trova in una crisi economica. Le azioni e i bond sono tornati a risentire dell'elettorato favorevole al partito dei conservatori.
Donald Trump, il presidente americano, ha congratulato Milei con un messaggio sul suo social network: "Congratulazioni al presidente Javier Milei per la sua schiacciante vittoria in Argentina. Sta facendo un lavoro straordinario! La nostra fiducia in lui è stata giustificata dal popolo argentino".
Il partito di Milei ha conquistato 101 deputati e 20 senatori, il Parlamento più riformista della storia argentina. Un risultato che sorprende rispetto ai sondaggi della vigilia, che avevano previsto un testa a testa tra Lla e Fp.
La bassa affluenza al voto, con un 67,85% di partecipanti, è stata uno degli elementi che ha preoccupato Milei durante la campagna elettorale. Ma il leader ultraliberista si era impegnato a conquistare i numeri necessari ad imprimere un'accelerazione per la sua ricetta economica.
La vittoria di Lla è anche un segno di stanchezza tra l'elettorato per le proposte del peronismo di sinistra, che si trova senza una guida carismatica dopo la sconfitta delle elezioni presidenziali.
In una giornata che segnerà la storia del paese, Javier Milei, leader dell'ultraliberista La Libertà Avanza (Lla), ha conquistato le elezioni di metà mandato in Argentina con il 40,84% degli voti. Una sorpresa per i pronostici, che avevano previsto un testa a testa tra Lla e la coalizione di sinistra Fuerza Patria (Fp).
Il partito dei conservatori si era ripresentato solo un mese fa nella provincia di Buenos Aires, tradizionale bastione dei peronisti progressisti, con un risultato modesto. Ma Milei ha dimostrato essere più forte della previsione, conquistando anche terreno in altre province.
"Oggi è una giornata storica", ha commentato il leader Lla. "Il popolo ha deciso di abbracciare le idee della libertà. Ci lasciamo dietro cento anni di decadenza. Inizia la svolta. Oggi comincia la costruzione della grande Argentina". Milei ha promesso di consolidare il percorso riformista del suo partito e di fare di nuovo grande l'Argentina.
La vittoria di Lla è anche un segnale di sfida per il governo argentino, che si trova in una crisi economica. Le azioni e i bond sono tornati a risentire dell'elettorato favorevole al partito dei conservatori.
Donald Trump, il presidente americano, ha congratulato Milei con un messaggio sul suo social network: "Congratulazioni al presidente Javier Milei per la sua schiacciante vittoria in Argentina. Sta facendo un lavoro straordinario! La nostra fiducia in lui è stata giustificata dal popolo argentino".
Il partito di Milei ha conquistato 101 deputati e 20 senatori, il Parlamento più riformista della storia argentina. Un risultato che sorprende rispetto ai sondaggi della vigilia, che avevano previsto un testa a testa tra Lla e Fp.
La bassa affluenza al voto, con un 67,85% di partecipanti, è stata uno degli elementi che ha preoccupato Milei durante la campagna elettorale. Ma il leader ultraliberista si era impegnato a conquistare i numeri necessari ad imprimere un'accelerazione per la sua ricetta economica.
La vittoria di Lla è anche un segno di stanchezza tra l'elettorato per le proposte del peronismo di sinistra, che si trova senza una guida carismatica dopo la sconfitta delle elezioni presidenziali.