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Il genitore italiano più pericoloso?
L'incognita della sicurezza dei bambini in auto è un tema che ancora non sembra abbastanza serio nella cultura italiana. Un sondaggio condotto da Altroconsumo, un'associazione di consumatori tedesca, rivela che il 32% dei genitori italiani non segue le regole per la sicurezza dei bambini in auto. Il 10% di loro non allaccia mai le cinture di sicurezza, mentre il 20% utilizza un seggiolino che non è adeguato al peso e all'altezza del bambino.
Questo non è solo questione di abitudine, ma anche di cultura. Secondo Alberto Pirrone, direttore generale di Altroconsumo, i genitori italiani hanno una "mentalità" che li porta a dare priorità alle necessità immediate dei loro figli piuttosto che a seguire le normative e le raccomandazioni per la sicurezza. Un esempio è l'abitudine corretta di tenere il seggiolino in senso contrario alla marcia fino all'età di quattro anni, un comportamento spesso non gradito ai bambini.
La tecnologia può aiutare a cambiare questo stato d'animo. L'introduzione negli ultimi anni dei primi airbag integrati nei seggiolini è un passo avanti importante, ma ciò che manca è la consapevolezza e l'informazione. Il direttore generale di Cybex, Johannes Schlamminger, sottolinea che "portare una nuova tecnologia sul mercato è sempre complesso, e dispendioso all'inizio, ma poi con le economie di scala, il costo si abbassa ed è quello che già vediamo sul mercato".
Ma la prevenzione non basta? La statistica su 34 bambini morti in Italia negli incidenti stradali nel 2024 è un segnale allarmante. Per cambiare questo stato d'animo, ci deve essere una maggiore attenzione alle simulazioni di crash test nelle scuole e ai controlli sulle strade. La consapevolezza è la chiave per cambiare l'abitudine.
L'incognita della sicurezza dei bambini in auto è un tema che ancora non sembra abbastanza serio nella cultura italiana. Un sondaggio condotto da Altroconsumo, un'associazione di consumatori tedesca, rivela che il 32% dei genitori italiani non segue le regole per la sicurezza dei bambini in auto. Il 10% di loro non allaccia mai le cinture di sicurezza, mentre il 20% utilizza un seggiolino che non è adeguato al peso e all'altezza del bambino.
Questo non è solo questione di abitudine, ma anche di cultura. Secondo Alberto Pirrone, direttore generale di Altroconsumo, i genitori italiani hanno una "mentalità" che li porta a dare priorità alle necessità immediate dei loro figli piuttosto che a seguire le normative e le raccomandazioni per la sicurezza. Un esempio è l'abitudine corretta di tenere il seggiolino in senso contrario alla marcia fino all'età di quattro anni, un comportamento spesso non gradito ai bambini.
La tecnologia può aiutare a cambiare questo stato d'animo. L'introduzione negli ultimi anni dei primi airbag integrati nei seggiolini è un passo avanti importante, ma ciò che manca è la consapevolezza e l'informazione. Il direttore generale di Cybex, Johannes Schlamminger, sottolinea che "portare una nuova tecnologia sul mercato è sempre complesso, e dispendioso all'inizio, ma poi con le economie di scala, il costo si abbassa ed è quello che già vediamo sul mercato".
Ma la prevenzione non basta? La statistica su 34 bambini morti in Italia negli incidenti stradali nel 2024 è un segnale allarmante. Per cambiare questo stato d'animo, ci deve essere una maggiore attenzione alle simulazioni di crash test nelle scuole e ai controlli sulle strade. La consapevolezza è la chiave per cambiare l'abitudine.