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Il caso di Massimo Lovati, l'ex avvocato di Andrea Sempio, sembra stia prendendo una piega sempre più oscura. Ovvero, il suo ex assistito potrebbe diventare un testimone negli indiziati per corruzione legati al suo padre Giuseppe Sempio e al politico Mario Venditti. Come sostiene il suo legale Fabrizio Gallo, Lovati "sarà sempre pronto a parlare" se viene chiamato a testimonianza, anche se, come riferisce il Mattino5, non è ancora chiaro se le sue dichiarazioni siano decisive nel caso.
Il lavoro di Gallo con Lovati sembra essere molto più ampio del singolo procedimento che lo ha visto assorbito dalla difesa. La procura di Brescia potrebbe già richiamarlo nei prossimi giorni a testimoniare su questo caso, che attualmente coinvolge l'ipotesi di corruzione legata alla famiglia Sempio e al politico Mario Venditti. Questi due nomi sono noti essere iscritti nel registro degli indagati, ma potrebbero emergerne altri.
Secondo Gallo, Lovati è una persona "corretto" e "sincera", e che sarà sempre pronto a parlare se viene chiamato a testimonianza. Tuttavia, il suo legale sottolinea che dipende da quello che dicono gli altri per capire se le sue dichiarazioni potranno essere decisive nel caso. Questo è particolarmente importante perché Lovati ha ammesso di aver preso soldi in contanti dalla famiglia Sempio, mentre gli altri due precedenti avvocati di Sempio hanno sempre negato di aver ricevuto un compenso.
La famiglia Sempio ha dichiarato di aver versato circa 60.000 euro agli avvocati e se Lovati dice di averne preso una parte, ne mancano ancora molti. Queste ricostruzioni sono fondamentali perché il caso coinvolge l'ipotesi di corruzione che potrebbe coinvolgere anche altri personaggi.
Il pm di Brescia ha nominato un consulente informatico, Matteo Ghigo, per estrarre dati rilevanti dalla copia forense di documenti dell'ex procuratore aggiunto di Pavia. L'obiettivo è quello di cercare dati rilevanti anche in messaggi che sono stati eventualmente cancellati.
Il lavoro di Gallo con Lovati sembra essere molto più ampio del singolo procedimento che lo ha visto assorbito dalla difesa. La procura di Brescia potrebbe già richiamarlo nei prossimi giorni a testimoniare su questo caso, che attualmente coinvolge l'ipotesi di corruzione legata alla famiglia Sempio e al politico Mario Venditti. Questi due nomi sono noti essere iscritti nel registro degli indagati, ma potrebbero emergerne altri.
Secondo Gallo, Lovati è una persona "corretto" e "sincera", e che sarà sempre pronto a parlare se viene chiamato a testimonianza. Tuttavia, il suo legale sottolinea che dipende da quello che dicono gli altri per capire se le sue dichiarazioni potranno essere decisive nel caso. Questo è particolarmente importante perché Lovati ha ammesso di aver preso soldi in contanti dalla famiglia Sempio, mentre gli altri due precedenti avvocati di Sempio hanno sempre negato di aver ricevuto un compenso.
La famiglia Sempio ha dichiarato di aver versato circa 60.000 euro agli avvocati e se Lovati dice di averne preso una parte, ne mancano ancora molti. Queste ricostruzioni sono fondamentali perché il caso coinvolge l'ipotesi di corruzione che potrebbe coinvolgere anche altri personaggi.
Il pm di Brescia ha nominato un consulente informatico, Matteo Ghigo, per estrarre dati rilevanti dalla copia forense di documenti dell'ex procuratore aggiunto di Pavia. L'obiettivo è quello di cercare dati rilevanti anche in messaggi che sono stati eventualmente cancellati.