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La Commissione di Garanzia ha deciso di aprire un procedimento di valutazione del comportamento nei confronti delle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero generale dello scorso 3 ottobre. La decisione riguarda le sigle organizzatrici dello sciopero, tra cui Cgil, Usb, Cub, Sgb, Cobas, Cib Unicobas, Cobas Sardegna, che hanno bloccato la navigazione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte della marina militare israeliana.
Il Garante ricorda che con il provvedimento già adottato lo scorso 2 ottobre aveva segnalato ai soggetti proclamanti la violazione dell'obbligo legale di preavviso, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori.
La Cgil ha giustificato la decisione rilevando che l'abbordaggio delle forze israeliane alle navi della Global Sumud Flotilla era stato "un attacco all'ordine costituzionale" che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha affermato che il sciopero è stato " pienamente legittimo" perché si è fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c'è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per il procedimento del Garante contro i sindacati che hanno proclamato lo sciopero illegittimo dello scorso 3 ottobre.
La Usb ha risposto al comunicato della Commissione di garanzia con un proprio messaggio. "L'Usb ha ritenuto che l'assenza di azioni per fermare il genocidio da parte del governo italiano e la mancata difesa dei nostri concittadini della Global Sumud Flotilla, illegalmente arrestati da Israele, si configurino come una aperta violazione del nostro dettato costituzionale", ha scritto.
La Usb ha anche affermato che l'azione di sciopero si è configurata anche come finalizzata alla tutela della integrità fisica dei lavoratori e delle lavoratrici imbarcati sulla flottila. "Ma, al di là dei termini puramente giuridici della questione, è chiaro che si è messa in moto una operazione per colpire le sigle", ha continuato.
L'Usb ha quindi chiesto ai lavoratori e alle lavoratrici che quel giorno hanno scioperato a sostenere le loro azioni di legittimità dello sciopero, "inondando di messaggi di protesta" la casella di posta della Commissione.
Il Garante ricorda che con il provvedimento già adottato lo scorso 2 ottobre aveva segnalato ai soggetti proclamanti la violazione dell'obbligo legale di preavviso, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori.
La Cgil ha giustificato la decisione rilevando che l'abbordaggio delle forze israeliane alle navi della Global Sumud Flotilla era stato "un attacco all'ordine costituzionale" che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha affermato che il sciopero è stato " pienamente legittimo" perché si è fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c'è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per il procedimento del Garante contro i sindacati che hanno proclamato lo sciopero illegittimo dello scorso 3 ottobre.
La Usb ha risposto al comunicato della Commissione di garanzia con un proprio messaggio. "L'Usb ha ritenuto che l'assenza di azioni per fermare il genocidio da parte del governo italiano e la mancata difesa dei nostri concittadini della Global Sumud Flotilla, illegalmente arrestati da Israele, si configurino come una aperta violazione del nostro dettato costituzionale", ha scritto.
La Usb ha anche affermato che l'azione di sciopero si è configurata anche come finalizzata alla tutela della integrità fisica dei lavoratori e delle lavoratrici imbarcati sulla flottila. "Ma, al di là dei termini puramente giuridici della questione, è chiaro che si è messa in moto una operazione per colpire le sigle", ha continuato.
L'Usb ha quindi chiesto ai lavoratori e alle lavoratrici che quel giorno hanno scioperato a sostenere le loro azioni di legittimità dello sciopero, "inondando di messaggi di protesta" la casella di posta della Commissione.