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Un uomo che non si rende responsabile della sua azione. Un cane, Bella, di cinque anni, trascinato per quasi sei chilometri con una catena alla gola e due zampe insanguinate. Questa è la storia vera di un abuso animale in Italia.
A San Sebastiano al Vesuvio, in Campania, un uomo ha deciso di intervenire quando ha visto un biker procedere lungo via Libertà con il cane legato alla catena. Ha chiamato i carabinieri e raccontato di come il biker stesse trascinando il suo cane per quasi sei chilometri. I militari hanno fermato il biker e hanno constatato che le zampe del cane erano completamente insanguinate, i polpastrelli ustionati e che l'animale non riusciva più a stare in piedi.
Il proprietario del cane, un uomo di 54 anni da Volla, era stato assunto come dog sitter per prendersi cura del suo animale. Ma è stato lui a decidere di trascinare Bella con la sua bicicletta elettrica. Il proprietario ha tentato di giustificarsi, ma la sua scusa non bastava.
I carabinieri hanno denunciato entrambi, il biker e il dog sitter, per maltrattamento e abbandono di animali. Bella è stata affidata ai medici veterinari dell'Asl Napoli 3 Sud e trasferita nella clinica veterinaria di Torre del Greco, dove si trova tuttora in condizioni gravi ma stabili.
Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, è stato contattato e ha raccontato di come la situazione sia preoccupante. "Bella era spaventatissima", ha detto. "In macchina ho sempre con me delle crocchette per cani e dei biscottini. Quando mi sono avvicinato con il cibo e con delle ciotole di acqua che mi ha portato una ragazza che lavora in un bar nelle vicinanze, il cane ha mangiato e bevuto per mezz'ora senza fermarsi". Questo indica che non solo si trattava di un animale spaventato, ma anche malnutrito e disidratato.
Il sindaco Panico ha detto di aver già organizzato un mercatino delle adozioni per trovare una famiglia per Bella. "Se non ci sarà nessuno, provverò a tenerla io", ha aggiunto.
Questo episodio riaccende l'attenzione su una serie di casi di maltrattamento animale registrati nelle ultime settimane nell'area napoletana. È un segnale che dobbiamo prendere seriamente in considerazione e agire per prevenire questi abusi.
A San Sebastiano al Vesuvio, in Campania, un uomo ha deciso di intervenire quando ha visto un biker procedere lungo via Libertà con il cane legato alla catena. Ha chiamato i carabinieri e raccontato di come il biker stesse trascinando il suo cane per quasi sei chilometri. I militari hanno fermato il biker e hanno constatato che le zampe del cane erano completamente insanguinate, i polpastrelli ustionati e che l'animale non riusciva più a stare in piedi.
Il proprietario del cane, un uomo di 54 anni da Volla, era stato assunto come dog sitter per prendersi cura del suo animale. Ma è stato lui a decidere di trascinare Bella con la sua bicicletta elettrica. Il proprietario ha tentato di giustificarsi, ma la sua scusa non bastava.
I carabinieri hanno denunciato entrambi, il biker e il dog sitter, per maltrattamento e abbandono di animali. Bella è stata affidata ai medici veterinari dell'Asl Napoli 3 Sud e trasferita nella clinica veterinaria di Torre del Greco, dove si trova tuttora in condizioni gravi ma stabili.
Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, è stato contattato e ha raccontato di come la situazione sia preoccupante. "Bella era spaventatissima", ha detto. "In macchina ho sempre con me delle crocchette per cani e dei biscottini. Quando mi sono avvicinato con il cibo e con delle ciotole di acqua che mi ha portato una ragazza che lavora in un bar nelle vicinanze, il cane ha mangiato e bevuto per mezz'ora senza fermarsi". Questo indica che non solo si trattava di un animale spaventato, ma anche malnutrito e disidratato.
Il sindaco Panico ha detto di aver già organizzato un mercatino delle adozioni per trovare una famiglia per Bella. "Se non ci sarà nessuno, provverò a tenerla io", ha aggiunto.
Questo episodio riaccende l'attenzione su una serie di casi di maltrattamento animale registrati nelle ultime settimane nell'area napoletana. È un segnale che dobbiamo prendere seriamente in considerazione e agire per prevenire questi abusi.