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Urago alla giovane donna nella metropolitana di Roma, una terribile vicenda che mette in luce ancora una volta la violenza contro le donne in questa città. La 23enne studentessa fuori sede si trovava a uscire dalla stazione Jonio per tornare a casa, quando tre uomini di origine nordafricana l'aggredirono alle spalle. La ragazza non vide nulla, era troppo choc, ma un passante le prestò soccorso e la accompagnò al pronto soccorso più vicino. È proprio da qui che è scattato l'allarme.
Le indagini sono in corso per cercare di identificare i tre responsabili e rintracciare i loro tratti. La vittima non vide nulla, ma ha parlato della scena dell'aggressione senza sapere cosa sia successo. I carabinieri stanno cercando ogni elemento utile, ma la situazione è complicata: nessuna telecamera dell'interno della metropolitana ha catturato il momento in cui i tre uomini l'abbatterono.
L'ipotesi più probabile è che i presunti stupratori si trovassero già all'esterno della metro e la abbiano adocchiata solo una volta uscita dalla scalinata. Nessuno dei tre appariva indossare abiti o accessori che fossero stati ricordati dalla vittima, ma il caso è complicato: non ci sono telecamere intelligenti che possano aiutare le forze dell'ordine.
Sembra che la notizia di questo stupro sia arrivata a poco più di un mese da un'altra terribile vicenda, quella dello stupro di una ragazza nel parco di Tor Tre Teste. Gli aggressori erano intervenuti nella macchina della coppia con il fidanzato e uno di loro aveva afferrato la ventenne mentre gli altri tenevano fermo il ragazzo. Questi due fatti segnalano che Roma non è una città sicura, soprattutto per le donne.
Le forze dell'ordine stanno lavorando per rafforzare la presenza nelle ore notturne e hanno chiesto l'aiuto delle nuove tecnologie come telecamere intelligenti e sistemi di monitoraggio dei flussi video basati sull'intelligenza artificiale. L'assessora alle pari opportunità di Roma Monica Lucarelli ha dichiarato che "la libertà di noi donne è legata alla sicurezza urbana".
Le indagini sono in corso per cercare di identificare i tre responsabili e rintracciare i loro tratti. La vittima non vide nulla, ma ha parlato della scena dell'aggressione senza sapere cosa sia successo. I carabinieri stanno cercando ogni elemento utile, ma la situazione è complicata: nessuna telecamera dell'interno della metropolitana ha catturato il momento in cui i tre uomini l'abbatterono.
L'ipotesi più probabile è che i presunti stupratori si trovassero già all'esterno della metro e la abbiano adocchiata solo una volta uscita dalla scalinata. Nessuno dei tre appariva indossare abiti o accessori che fossero stati ricordati dalla vittima, ma il caso è complicato: non ci sono telecamere intelligenti che possano aiutare le forze dell'ordine.
Sembra che la notizia di questo stupro sia arrivata a poco più di un mese da un'altra terribile vicenda, quella dello stupro di una ragazza nel parco di Tor Tre Teste. Gli aggressori erano intervenuti nella macchina della coppia con il fidanzato e uno di loro aveva afferrato la ventenne mentre gli altri tenevano fermo il ragazzo. Questi due fatti segnalano che Roma non è una città sicura, soprattutto per le donne.
Le forze dell'ordine stanno lavorando per rafforzare la presenza nelle ore notturne e hanno chiesto l'aiuto delle nuove tecnologie come telecamere intelligenti e sistemi di monitoraggio dei flussi video basati sull'intelligenza artificiale. L'assessora alle pari opportunità di Roma Monica Lucarelli ha dichiarato che "la libertà di noi donne è legata alla sicurezza urbana".