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"Paura a Roma: maxi blitz contro la banda criminale del campo nomadi". I Carabinieri della compagnia di Roma Parioli hanno condotto un maxi blitz nel campo nomadi di via dei Gordiani, riuscendo ad arrestare 18 persone accusate di essere i responsabili di almeno 46 episodi accertati tra furti e rapine. La banda criminale, composta per lo più da soggetti di etnia rom, era nota per le sue azioni predatorie in abitazioni e in esercizi commerciali.
Le indagini, condotte dalla procura di Roma, hanno rivelato che alcuni membri della banda utilizzavano la regia telefonica di un uomo detenuto presso il carcere romano di Regina Coeli. La strategia era stata condivisa dal prefetto di Roma Lamberto Giannini e aveva coinvolto tutte le stazioni dei Carabinieri. La tattica era stata di intercettare le voci e le urla delle vittime indifese, utilizzando anche servizi di osservazione, pedinamento e controllo.
Tra gli arrestati ci sono 15 uomini associati alle case circondariali di Roma e Rieti, due donne sottoposte agli arresti domiciliari con controllo elettronico, un minorenne condotto presso l'Istituto di detenzione per minori "Virginia Agnelli" di Roma. Le misure cautelari si aggiungono agli ulteriori 11 provvedimenti restrittivi già adottati per frenare la scia di violenza.
Gli indagati, perlopiù dimoranti in Italia senza fissa dimora e con precedenti, sono accusati di essere i responsabili di almeno 46 episodi accertati tra furti e rapine. Le rapine in abitazione destano particolare allarme sociale: gli anziani svegliati nel sonno o sorpresi davanti alla tv, minacciati con una pistola e costretti a consegnare i propri averi.
La banda criminale, ormai sconfitta grazie ai successi dei Carabinieri della compagnia di Roma Parioli, sembra aver perso la sua capacità di riorganizzarsi rapidamente. Ma il fenomeno è ancora molto diffuso e i prossimi giorni potrebbero vedere nuove vittime.
Le indagini, condotte dalla procura di Roma, hanno rivelato che alcuni membri della banda utilizzavano la regia telefonica di un uomo detenuto presso il carcere romano di Regina Coeli. La strategia era stata condivisa dal prefetto di Roma Lamberto Giannini e aveva coinvolto tutte le stazioni dei Carabinieri. La tattica era stata di intercettare le voci e le urla delle vittime indifese, utilizzando anche servizi di osservazione, pedinamento e controllo.
Tra gli arrestati ci sono 15 uomini associati alle case circondariali di Roma e Rieti, due donne sottoposte agli arresti domiciliari con controllo elettronico, un minorenne condotto presso l'Istituto di detenzione per minori "Virginia Agnelli" di Roma. Le misure cautelari si aggiungono agli ulteriori 11 provvedimenti restrittivi già adottati per frenare la scia di violenza.
Gli indagati, perlopiù dimoranti in Italia senza fissa dimora e con precedenti, sono accusati di essere i responsabili di almeno 46 episodi accertati tra furti e rapine. Le rapine in abitazione destano particolare allarme sociale: gli anziani svegliati nel sonno o sorpresi davanti alla tv, minacciati con una pistola e costretti a consegnare i propri averi.
La banda criminale, ormai sconfitta grazie ai successi dei Carabinieri della compagnia di Roma Parioli, sembra aver perso la sua capacità di riorganizzarsi rapidamente. Ma il fenomeno è ancora molto diffuso e i prossimi giorni potrebbero vedere nuove vittime.