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Un colpo spettacolare a Parigi: la verità su una coppia "insospettabile" che ha rubato 88 milioni di euro dal Louvre.
La notizia è uscita alla luce quando due uomini sono stati arrestati a Seine-Saint-Denis, nella periferia nord della capitale francese. Sono i primi due arrestati in una vicenda che sta sconvolgendo la polizia e gli inquirenti, ma secondo loro, non si tratta di professionisti.
I ladri sarebbero arrivati al Louvre con un carrello elevatore, salgono al secondo piano del museo, sfondano una finestra e le teche con un flessibile. In meno di sette minuti fuggirono su due scooter guidate da complici, lasciando i professionisti della polizia con la pelle dura.
Ma la realtà è più semplice: si tratta di delinquenti locali, non di professionisti della grande criminalità. I ladri avevano infatti lasciato attrezzi e indizi sulla scena e dimenticato di bruciare il veicolo usato per la fuga.
La coppia arrestata è composta da un uomo di 37 anni con undici precedenti penali e una donna di 38 anni, sua compagna. Entrambi sono stati incriminati dopo che tracce del loro DNA sono state trovate sul carrello elevatore usato per introdursi nel museo.
La dinamica del colpo sembra uscita da un film: due uomini arrivano con un carrello elevatore, salgono al secondo piano del museo, sfondano una finestra e le teche con un flessibile. In meno di sette minuti fuggono su due scooter guidate da complici.
Ma il giallo della refurtiva non è ancora stato risolto: otto gioielli della corona francese sono stati rubati, tra cui il diadema di perle dell'imperatrice Eugenia e un set di zaffiri e orecchini appartenuti alla regina Maria Amelia.
La procuratrice Laure Beccuau ha confermato che tre dei quattro componenti principali del gruppo sono ora in custodia, mentre almeno un altro membro del commando è ancora ricercato.
La notizia è uscita alla luce quando due uomini sono stati arrestati a Seine-Saint-Denis, nella periferia nord della capitale francese. Sono i primi due arrestati in una vicenda che sta sconvolgendo la polizia e gli inquirenti, ma secondo loro, non si tratta di professionisti.
I ladri sarebbero arrivati al Louvre con un carrello elevatore, salgono al secondo piano del museo, sfondano una finestra e le teche con un flessibile. In meno di sette minuti fuggirono su due scooter guidate da complici, lasciando i professionisti della polizia con la pelle dura.
Ma la realtà è più semplice: si tratta di delinquenti locali, non di professionisti della grande criminalità. I ladri avevano infatti lasciato attrezzi e indizi sulla scena e dimenticato di bruciare il veicolo usato per la fuga.
La coppia arrestata è composta da un uomo di 37 anni con undici precedenti penali e una donna di 38 anni, sua compagna. Entrambi sono stati incriminati dopo che tracce del loro DNA sono state trovate sul carrello elevatore usato per introdursi nel museo.
La dinamica del colpo sembra uscita da un film: due uomini arrivano con un carrello elevatore, salgono al secondo piano del museo, sfondano una finestra e le teche con un flessibile. In meno di sette minuti fuggono su due scooter guidate da complici.
Ma il giallo della refurtiva non è ancora stato risolto: otto gioielli della corona francese sono stati rubati, tra cui il diadema di perle dell'imperatrice Eugenia e un set di zaffiri e orecchini appartenuti alla regina Maria Amelia.
La procuratrice Laure Beccuau ha confermato che tre dei quattro componenti principali del gruppo sono ora in custodia, mentre almeno un altro membro del commando è ancora ricercato.