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Un misterioso gioco di potere a Shanghai. Xi Jinping, il leader in carica della Cina, sta giocando una partita di strategia politica con i suoi alti funzionari. Il quarto plenum del Partito Comunista Cinese, che si è concluso poco fa, ha lasciato molti interrogativi aperti.
Innanzitutto, ci sono stati alcuni purghe e sanzioni disciplinari nei mesi scorsi, che hanno colpito diversi alti funzionari del partito. Ma non era stato previsto che Xi Jinping facesse una rincorsa così audace. I posti vacanti nel Comitato Centrale del PCC sono stati colmi, ma il Politburo, l'organo decisionale del partito, è stato lasciato senza alcun sostituto per il generale He Weidong, che è stato allontanato.
Il messaggio di Xi Jinping è chiaro: lo status politico dei membri di rilievo non è più garantito automaticamente. Per questo, si stanno creando nuove regole del gioco. Secondo alcuni analisti, un Politburo più piccolo sarà la nuova normalità cinese. E per capire quali saranno le conseguenze di questa mossa, bisogna esaminare il caso del generale Zhang Shengmin.
Questo alto funzionario è stato nominato vicepresidente della Commissione Militare Centrale, ma senza avere un ruolo rilevante nell'apparato disciplinare del Partito. Cosa significa? Semplificatamente: il generale Zhang ha un'enorme responsabilità, con enormi poteri e una maggiore riconoscimento per la sua attività di sradicamento della corruzione all'interno dell'Esercito Popolare di Liberazione. Ma senza avere alcun ruolo di controllo nel partito.
Un altro esempio è il caso di Chen Xiaojiang, che era considerato un candidato probabile per essere inserito nel Politburo. Ma anche qui, il quarto plenum si è concluso senza la sua promozione. Ecco, potremmo trovarci di fronte ad un'altra dimostrazione del tentativo di Xi Jinping di "sdoppiare" il potere tra alti funzionari e Politburo.
I posti vacanti del Politburo non vengono più coperti secondo le norme precedenti. E le nomine non sono più in linea con lo status politico dei funzionari. Detto altrimenti, lo status è provvisorio e sospeso fino a quando non vengono dimostrate la lealtà e le prestazioni sul campo. I ritardi mantengono i quadri incerti, acuiscono gli incentivi e negano a qualsiasi fazione la possibilità di acquisire slancio.
In sintesi, Xi Jinping sta riscrivendo le regole della politica cinese, lasciando la struttura, la composizione e le convenzioni della leadership più incerte ma anche più sotto il suo controllo. E questo potrebbe avere conseguenze importanti per l'avenire del partito.
Innanzitutto, ci sono stati alcuni purghe e sanzioni disciplinari nei mesi scorsi, che hanno colpito diversi alti funzionari del partito. Ma non era stato previsto che Xi Jinping facesse una rincorsa così audace. I posti vacanti nel Comitato Centrale del PCC sono stati colmi, ma il Politburo, l'organo decisionale del partito, è stato lasciato senza alcun sostituto per il generale He Weidong, che è stato allontanato.
Il messaggio di Xi Jinping è chiaro: lo status politico dei membri di rilievo non è più garantito automaticamente. Per questo, si stanno creando nuove regole del gioco. Secondo alcuni analisti, un Politburo più piccolo sarà la nuova normalità cinese. E per capire quali saranno le conseguenze di questa mossa, bisogna esaminare il caso del generale Zhang Shengmin.
Questo alto funzionario è stato nominato vicepresidente della Commissione Militare Centrale, ma senza avere un ruolo rilevante nell'apparato disciplinare del Partito. Cosa significa? Semplificatamente: il generale Zhang ha un'enorme responsabilità, con enormi poteri e una maggiore riconoscimento per la sua attività di sradicamento della corruzione all'interno dell'Esercito Popolare di Liberazione. Ma senza avere alcun ruolo di controllo nel partito.
Un altro esempio è il caso di Chen Xiaojiang, che era considerato un candidato probabile per essere inserito nel Politburo. Ma anche qui, il quarto plenum si è concluso senza la sua promozione. Ecco, potremmo trovarci di fronte ad un'altra dimostrazione del tentativo di Xi Jinping di "sdoppiare" il potere tra alti funzionari e Politburo.
I posti vacanti del Politburo non vengono più coperti secondo le norme precedenti. E le nomine non sono più in linea con lo status politico dei funzionari. Detto altrimenti, lo status è provvisorio e sospeso fino a quando non vengono dimostrate la lealtà e le prestazioni sul campo. I ritardi mantengono i quadri incerti, acuiscono gli incentivi e negano a qualsiasi fazione la possibilità di acquisire slancio.
In sintesi, Xi Jinping sta riscrivendo le regole della politica cinese, lasciando la struttura, la composizione e le convenzioni della leadership più incerte ma anche più sotto il suo controllo. E questo potrebbe avere conseguenze importanti per l'avenire del partito.