Il governo Italiano si trova di fronte un imprevisto: il no della Corte dei Conti al progetto del Ponte sullo Stretto. Il progetto, che avrebbe dovuto avere una costruzione finale entro la fine del 2026, ha invece trovato ostacolo alla sua realizzazione.
Il ministro delle infrastrutture Giorgia Meloni ha definito l'atto della Corte dei conti come "un atto di invasione" e ha affermato che il governo non si fermerà.
Il progetto del ponte sullo stretto è stato oggetto di molte discussioni, con alcune critiche provenienti da parte dell'opposizione politica.
In un discorso a camera, il vicepresidente Matteo Salvini ha dichiarato che l'iniziativa deve procedere e che "andremo avanti".
La Corte dei conti ha richiesto informazioni sul progetto, in particolare sulla procedura di urgenza adottata e su alcune voci di costo. Le motivazioni della Corte non sono ancora state rese pubbliche.
Il progetto del ponte sullo stretto era stato appaltato nel 2019 per un valore di oltre 10 miliardi, con il compito di completare la costruzione entro la fine del 2026.
La Corte dei conti ha richiesto chiarimenti sulla procedura d'urgenza adottata e su alcune voci di costo. La magistratura contabile aveva sollecitato informazioni su alcune voci di costo, ma il progetto era già stato iniziato prima della firma del contratto.
La Corte dei conti ha anche richiesto chiarimenti sul traffico previsto, ma la Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto non ha avuto visto né registrazione.
L'iter di valutazione è stato avviato il 26 settembre scorso e la Corte dei Conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla Sezione centrale di controllo.
Il ministro delle infrastrutture Giorgia Meloni ha definito l'atto della Corte dei conti come "un atto di invasione" e ha affermato che il governo non si fermerà.
Il progetto del ponte sullo stretto è stato oggetto di molte discussioni, con alcune critiche provenienti da parte dell'opposizione politica.
In un discorso a camera, il vicepresidente Matteo Salvini ha dichiarato che l'iniziativa deve procedere e che "andremo avanti".
La Corte dei conti ha richiesto informazioni sul progetto, in particolare sulla procedura di urgenza adottata e su alcune voci di costo. Le motivazioni della Corte non sono ancora state rese pubbliche.
Il progetto del ponte sullo stretto era stato appaltato nel 2019 per un valore di oltre 10 miliardi, con il compito di completare la costruzione entro la fine del 2026.
La Corte dei conti ha richiesto chiarimenti sulla procedura d'urgenza adottata e su alcune voci di costo. La magistratura contabile aveva sollecitato informazioni su alcune voci di costo, ma il progetto era già stato iniziato prima della firma del contratto.
La Corte dei conti ha anche richiesto chiarimenti sul traffico previsto, ma la Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto non ha avuto visto né registrazione.
L'iter di valutazione è stato avviato il 26 settembre scorso e la Corte dei Conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla Sezione centrale di controllo.