VoceDelSud
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Un mese fa, il governo aveva varato un piano per l'economia sociale. Il Ministero dell'economia e delle finanze ha lasciato tempo a organizzazioni, sindacati e imprese del terzo settore per esprimere le loro valutazioni sul progetto. E la risposta è stata impressionante.
Più di cento risposte, proposte e documenti sono stati inviati, dimostrando un interesse vero e proprio nel progetto. Gabriele Sepio, coordinatore tecnico del Piano nazionale dell'economia sociale, lo definisce un "segno evidente che di questo strumento c'era un grande bisogno". E lo aspettava anche il mondo del non profit.
Il piano ha come obiettivo di riconoscere il primato della persona e degli interessi collettivi e generali della società. Il fatto che diverse organizzazioni, sindacati e imprese del terzo settore abbiano espresso il loro interesse per il progetto, dimostra che c'è un bisogno di cambiamento nel sistema economico italiano.
Il prossimo passo sarà l'approvazione definitiva del Piano e la progressiva messa a punto della sua traduzione pratica. E per questo, il Ministero dell'economia e delle finanze dovrà lavorare in stretta collaborazione con altri ministeri e organismi, come previsto dal Piano.
La costituzione di una "Direzione dedicata" all'interno del Ministero con una delega specifica sull'economia sociale è un passaggio fondamentale. E questo dimostra che il governo è consapevole dell'importanza di coinvolgere tutti gli stakeholder nel processo decisionale.
In sintesi, il Piano nazionale dell'economia sociale è un passo importante verso la riforma del sistema economico italiano. E se sarà eseguito correttamente, potrà portare benefici non solo per l'economia, ma anche per la società in generale.
Più di cento risposte, proposte e documenti sono stati inviati, dimostrando un interesse vero e proprio nel progetto. Gabriele Sepio, coordinatore tecnico del Piano nazionale dell'economia sociale, lo definisce un "segno evidente che di questo strumento c'era un grande bisogno". E lo aspettava anche il mondo del non profit.
Il piano ha come obiettivo di riconoscere il primato della persona e degli interessi collettivi e generali della società. Il fatto che diverse organizzazioni, sindacati e imprese del terzo settore abbiano espresso il loro interesse per il progetto, dimostra che c'è un bisogno di cambiamento nel sistema economico italiano.
Il prossimo passo sarà l'approvazione definitiva del Piano e la progressiva messa a punto della sua traduzione pratica. E per questo, il Ministero dell'economia e delle finanze dovrà lavorare in stretta collaborazione con altri ministeri e organismi, come previsto dal Piano.
La costituzione di una "Direzione dedicata" all'interno del Ministero con una delega specifica sull'economia sociale è un passaggio fondamentale. E questo dimostra che il governo è consapevole dell'importanza di coinvolgere tutti gli stakeholder nel processo decisionale.
In sintesi, il Piano nazionale dell'economia sociale è un passo importante verso la riforma del sistema economico italiano. E se sarà eseguito correttamente, potrà portare benefici non solo per l'economia, ma anche per la società in generale.