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"Piano Casa" per i giovani e le famiglie basso reddito, un progetto che promette di cambiare la faccia dell'abitazione in Italia.
Il governo sta lavorando a stretto tempo per stanziare risorse sul prossimo "Piano Casa", un programma che mira ad aiutare le giovani coppie, i genitori separati e le famiglie basso reddito a riscattare la casa. Il modello sarà quello del "rent to buy", ovvero pagare l'affitto con l'opzione di acquistare l'immobile al termine di un periodo prestabilito.
Ma si valuteranno anche forme di co-abitazione, come ad esempio il sistema di "co-direzione" che permetterebbe alle famiglie di gestire la proprietà dell'immobile insieme agli amministratori degli immobili. Il governo conta di poter avviare alcuni progetti pilota a livello locale, uno per Regione.
Le risorse nel 2026 serviranno a far partire quanto prima la fase di programmazione degli interventi e saranno dedicate in particolare alle politiche abitative, con circa 887 milioni di euro destinati alle Regioni. Il governo ha anche a disposizioni una parte dei circa 7 miliardi che spettano all'Italia a valere sul Fondo sociale per il clima.
Il ministero delle Infrastrutture non è l'unico a studiare correttivi al testo del disegno di legge di Bilancio, dove oggi si concluderà il ciclo di audizioni con istituzioni e parti sociali. La ministra del Lavoro punta infatti a rifinanziare le agevolazioni per favorire la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili.
Il piano "Piano Casa" è un progetto che promette di cambiare la faccia dell'abitazione in Italia, ma ancora resta da vedere se saranno sufficienti le risorse disponibili per soddisfare le esigenze delle famiglie basso reddito.
Il governo sta lavorando a stretto tempo per stanziare risorse sul prossimo "Piano Casa", un programma che mira ad aiutare le giovani coppie, i genitori separati e le famiglie basso reddito a riscattare la casa. Il modello sarà quello del "rent to buy", ovvero pagare l'affitto con l'opzione di acquistare l'immobile al termine di un periodo prestabilito.
Ma si valuteranno anche forme di co-abitazione, come ad esempio il sistema di "co-direzione" che permetterebbe alle famiglie di gestire la proprietà dell'immobile insieme agli amministratori degli immobili. Il governo conta di poter avviare alcuni progetti pilota a livello locale, uno per Regione.
Le risorse nel 2026 serviranno a far partire quanto prima la fase di programmazione degli interventi e saranno dedicate in particolare alle politiche abitative, con circa 887 milioni di euro destinati alle Regioni. Il governo ha anche a disposizioni una parte dei circa 7 miliardi che spettano all'Italia a valere sul Fondo sociale per il clima.
Il ministero delle Infrastrutture non è l'unico a studiare correttivi al testo del disegno di legge di Bilancio, dove oggi si concluderà il ciclo di audizioni con istituzioni e parti sociali. La ministra del Lavoro punta infatti a rifinanziare le agevolazioni per favorire la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili.
Il piano "Piano Casa" è un progetto che promette di cambiare la faccia dell'abitazione in Italia, ma ancora resta da vedere se saranno sufficienti le risorse disponibili per soddisfare le esigenze delle famiglie basso reddito.