ItaliaAttiva
Well-known member
Un anno di proroga per le donne che cercano una pensione anticipata
Una novità importante è arrivata con l'emendamento riformulato del FdI alla manovra di bilancio: la proroga del termine per accedere a Opzione donna, la pensione anticipata per le lavoratrici dipendenti e autonome, viene posticipata di un anno. I requisiti per ottenere trattamento pensionistico anticipato, infatti, vengono ridotti di un anno ogni figlio fino ad arrivare a un massimo di due.
Con questa novità, le donne avranno più tempo per maturare i requisiti necessari per accedere a Opzione donna. Il termine entro il quale devono essere maturati i requisiti è stato ridotto da 35 anni di anzianità contributiva e almeno 61 anni d'età a 34 anni e almeno 60 anni.
Inoltre, la proroga dell'emendamento si estende anche ad altre categorie di lavoratrici. Potranno accedere a Opzione donna le lavoratrici disoccupate dopo licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale, o per la scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato, sempre che abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno diciotto mesi negli ultimi 36 mesi.
Un'altra notizia importante è l'estensione dell'esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Questo esonero sarà previsto nel periodo dal 2026 al 2029, con un decalage.
Inoltre, vi sono altre novità importanti come il completamento di diverse opere infrastrutturali per lo più viarie e ferroviarie, l'applicabilità alle società quotate di norme del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, con una norma interpretativa che esclude dal rispetto del limite massimo per il trattamento economico annuo onnicomprensivo previsto per amministratori, titolari e componenti degli organi di controllo.
In sintesi, l'emendamento riformulato del FdI alla manovra di bilancio apporta varie novità importanti che riguardano la previdenza sociale, l'occupazione e le infrastrutture.
Una novità importante è arrivata con l'emendamento riformulato del FdI alla manovra di bilancio: la proroga del termine per accedere a Opzione donna, la pensione anticipata per le lavoratrici dipendenti e autonome, viene posticipata di un anno. I requisiti per ottenere trattamento pensionistico anticipato, infatti, vengono ridotti di un anno ogni figlio fino ad arrivare a un massimo di due.
Con questa novità, le donne avranno più tempo per maturare i requisiti necessari per accedere a Opzione donna. Il termine entro il quale devono essere maturati i requisiti è stato ridotto da 35 anni di anzianità contributiva e almeno 61 anni d'età a 34 anni e almeno 60 anni.
Inoltre, la proroga dell'emendamento si estende anche ad altre categorie di lavoratrici. Potranno accedere a Opzione donna le lavoratrici disoccupate dopo licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale, o per la scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato, sempre che abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno diciotto mesi negli ultimi 36 mesi.
Un'altra notizia importante è l'estensione dell'esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Questo esonero sarà previsto nel periodo dal 2026 al 2029, con un decalage.
Inoltre, vi sono altre novità importanti come il completamento di diverse opere infrastrutturali per lo più viarie e ferroviarie, l'applicabilità alle società quotate di norme del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, con una norma interpretativa che esclude dal rispetto del limite massimo per il trattamento economico annuo onnicomprensivo previsto per amministratori, titolari e componenti degli organi di controllo.
In sintesi, l'emendamento riformulato del FdI alla manovra di bilancio apporta varie novità importanti che riguardano la previdenza sociale, l'occupazione e le infrastrutture.