Per i giovani italiani, il futuro della pensione è più incerto rispetto a quello dei genitori o nonni. Secondo le stime dell'Ocse, una persona che inizia a lavorare nel 2022 andrà in pensione a 71 anni. L'assegno pensionistico potrebbe non essere generoso a causa di cambiamenti demografici e l'aumento della popolazione anziana.
Per questo motivo è importante iniziare a pensare al proprio futuro pensionistico fin da giovani, affidandosi alle fonti di informazione giuste. Il portale della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) offre una serie di materiali divulgativi utili per avvicinarsi all'argomento della previdenza complementare.
In realtà i giovani italiani si sognano un futuro di pensione più bassa, ma la realtà è che l’età pensionabile potrebbe salire e, in questo caso, la pensione rimane un diritto costituzionale e non una concessione. Inoltre la previdenza complementare ti permette di costruire nel tempo un “tesoretto” che può servire a integrare l'assegno e, in alcuni casi, ad anticipare l'uscita rispetto alla pensione pubblica.
Un altro mito è che si debba lasciare il TFR in azienda per rendere sempre di più: non è corretto dire che il TFR renda sempre di più di un fondo pensione. Il TFR in azienda segue una formula di rivalutazione legale (1,5% fisso + 75% dell’inflazione) ed è tassato al momento della liquidazione con tassazione separata.
Invece dei miti sulla pensione, i giovani italiani dovrebbero sapere che iniziarono a pensare al proprio futuro pensionistico fin da giovani e che il portale della Covip offre una serie di materiali divulgativi utili per avvicinarsi all'argomento della previdenza complementare.
Per questo motivo è importante iniziare a pensare al proprio futuro pensionistico fin da giovani, affidandosi alle fonti di informazione giuste. Il portale della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) offre una serie di materiali divulgativi utili per avvicinarsi all'argomento della previdenza complementare.
In realtà i giovani italiani si sognano un futuro di pensione più bassa, ma la realtà è che l’età pensionabile potrebbe salire e, in questo caso, la pensione rimane un diritto costituzionale e non una concessione. Inoltre la previdenza complementare ti permette di costruire nel tempo un “tesoretto” che può servire a integrare l'assegno e, in alcuni casi, ad anticipare l'uscita rispetto alla pensione pubblica.
Un altro mito è che si debba lasciare il TFR in azienda per rendere sempre di più: non è corretto dire che il TFR renda sempre di più di un fondo pensione. Il TFR in azienda segue una formula di rivalutazione legale (1,5% fisso + 75% dell’inflazione) ed è tassato al momento della liquidazione con tassazione separata.
Invece dei miti sulla pensione, i giovani italiani dovrebbero sapere che iniziarono a pensare al proprio futuro pensionistico fin da giovani e che il portale della Covip offre una serie di materiali divulgativi utili per avvicinarsi all'argomento della previdenza complementare.