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La cultura è la chiave per creare lavoro in Italia. Nonostante il grande patrimonio artistico e monumentale che possediamo, le istituzioni nazionali e regionali sembrano trascurarlo.
Il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, ha lanciato un forte appello da Napoli per una valorizzazione concreta del patrimonio culturale italiano. "Abbiamo un patrimonio enorme e la possibilità di creare lavoro vero, soprattutto per i giovani laureati e specializzati nei settori del turismo, dei beni culturali e del restauro", ha detto Pecoraro Scanio.
Ma perché tanti talenti restino disoccupati mentre castelli, chiese, biblioteche e monumenti restano chiusi o in stato di degrado? L'ex ministro dell'Ambiente ribadisce la necessità di attivare partenariati pubblico-privati efficaci, capaci di garantire manutenzione e valorizzazione dei beni culturali, generando occupazione e reddito.
"È paradossale che molte strutture pubbliche non siano attrezzate o non possano svolgere attività che creerebbero lavoro e risorse", ha aggiunto Pecoraro Scanio. "Con la cultura si mangia perché la cultura può dare occupazione e mantenere le nostre strutture, se si adotta il principio sano della manutenzione programmata".
L'ex ministro cita l'esperienza positiva dell'Art Bonus, come il restauro del ninfeo al Museo Nazionale Etrusco, realizzato grazie ai fondi privati e accompagnato da un impegno pluriennale per la manutenzione. Questo è il modello da seguire, una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato che tuteli il nostro patrimonio, crea occupazione e restituisce valore al cuore culturale del Paese.
Ma perché non si adotta questo modello? La risposta è semplice: la cultura ha bisogno di essere valorizzata. Le istituzioni nazionali e regionali devono riprendere il ruolo di guardiani del patrimonio culturale italiano, anziché trascurarlo. Altrimenti, il nostro Paese rischia di perdere la sua identità e il suo valore culturale.
Il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, ha lanciato un forte appello da Napoli per una valorizzazione concreta del patrimonio culturale italiano. "Abbiamo un patrimonio enorme e la possibilità di creare lavoro vero, soprattutto per i giovani laureati e specializzati nei settori del turismo, dei beni culturali e del restauro", ha detto Pecoraro Scanio.
Ma perché tanti talenti restino disoccupati mentre castelli, chiese, biblioteche e monumenti restano chiusi o in stato di degrado? L'ex ministro dell'Ambiente ribadisce la necessità di attivare partenariati pubblico-privati efficaci, capaci di garantire manutenzione e valorizzazione dei beni culturali, generando occupazione e reddito.
"È paradossale che molte strutture pubbliche non siano attrezzate o non possano svolgere attività che creerebbero lavoro e risorse", ha aggiunto Pecoraro Scanio. "Con la cultura si mangia perché la cultura può dare occupazione e mantenere le nostre strutture, se si adotta il principio sano della manutenzione programmata".
L'ex ministro cita l'esperienza positiva dell'Art Bonus, come il restauro del ninfeo al Museo Nazionale Etrusco, realizzato grazie ai fondi privati e accompagnato da un impegno pluriennale per la manutenzione. Questo è il modello da seguire, una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato che tuteli il nostro patrimonio, crea occupazione e restituisce valore al cuore culturale del Paese.
Ma perché non si adotta questo modello? La risposta è semplice: la cultura ha bisogno di essere valorizzata. Le istituzioni nazionali e regionali devono riprendere il ruolo di guardiani del patrimonio culturale italiano, anziché trascurarlo. Altrimenti, il nostro Paese rischia di perdere la sua identità e il suo valore culturale.