VoceDiTrento
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Il confronto tra Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, e Tommaso Cerno, direttore di Il Tempo, su Ranucci e il caso Hannoun è stato uno degli episodi più caldo della settimana. L'odio ProPal, la polemica sulla rete legata a Hamas in Italia e le minacce ai giornalisti Rai, come Sigfrido Ranucci, sono state affrontate con fermezza da Bonaccini e con una critica più dura, se non addirittura offensiva, da Cerno.
Il dem si è scusato per le parole di Francesco Storace sulla bomba esplosa davanti alla casa del giornalista Rai e ha dichiarato di aver apprezzato la solidarietà di alcuni colleghi. Ma quando è stato chiamato a confronto su Hamas, Bonaccini si è mostrato diviso. Sul tema Gaza, si è fermato dietro la posizione della premier Giorgia Meloni, che ha definito la sinistra italiana più fondamentalista di Hamas.
Il direttore de Il Tempo non è stato meno forte. Cerno ha affermato di aver scoperto di essere visto come di destra, sebbene sia stato sempre un giornalista di sinistra. "Sto facendo un gioco", dice, "ripetendo frasi esattamente identiche a quelle che dicevo prima per vedere l'effetto". Ma è anche vero che questo significa affrontare pregiudizi e critiche più dure.
Il punto è chiaro: Cerno aspetta una risposta bipartisan alle minacce che ha ricevuto e alle querele temerarie contro Il Tempo. "In Italia esistono due imprese e due misure", dice. "Se alcune cose si fanno a sinistra, si possono fare, se si fanno per un altro motivo, con un'altra libertà non si possono fare." Una critica dura alla politica italiana che lascia una parte del paese senza protezione e senza giustizia.
Ma il confronto tra Bonaccini e Cerno è solo uno degli aspetti di un problema più grande. La rete legata a Hamas in Italia, le minacce ai giornalisti Rai e la mancanza di attenzione bipartisan alle querele temerarie contro i media sono tutti aspetti di una politica che non ha il coraggio di affrontare i problemi reali del paese.
Il dem si è scusato per le parole di Francesco Storace sulla bomba esplosa davanti alla casa del giornalista Rai e ha dichiarato di aver apprezzato la solidarietà di alcuni colleghi. Ma quando è stato chiamato a confronto su Hamas, Bonaccini si è mostrato diviso. Sul tema Gaza, si è fermato dietro la posizione della premier Giorgia Meloni, che ha definito la sinistra italiana più fondamentalista di Hamas.
Il direttore de Il Tempo non è stato meno forte. Cerno ha affermato di aver scoperto di essere visto come di destra, sebbene sia stato sempre un giornalista di sinistra. "Sto facendo un gioco", dice, "ripetendo frasi esattamente identiche a quelle che dicevo prima per vedere l'effetto". Ma è anche vero che questo significa affrontare pregiudizi e critiche più dure.
Il punto è chiaro: Cerno aspetta una risposta bipartisan alle minacce che ha ricevuto e alle querele temerarie contro Il Tempo. "In Italia esistono due imprese e due misure", dice. "Se alcune cose si fanno a sinistra, si possono fare, se si fanno per un altro motivo, con un'altra libertà non si possono fare." Una critica dura alla politica italiana che lascia una parte del paese senza protezione e senza giustizia.
Ma il confronto tra Bonaccini e Cerno è solo uno degli aspetti di un problema più grande. La rete legata a Hamas in Italia, le minacce ai giornalisti Rai e la mancanza di attenzione bipartisan alle querele temerarie contro i media sono tutti aspetti di una politica che non ha il coraggio di affrontare i problemi reali del paese.