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Un anziano pavese ha scelto di proteggere la sua vicina di casa da uno dello stalking, mettendo la sua vita al primo posto. Salvatore Riccobene, un uomo di 90 anni, si è fatto avanti contro l'aggressore, che gli aveva seguito nella propria casa a Mortara. La moglie del defunto ci racconta gli ultimi giorni della sua vita: "L'uomo ha iniziato a picchiare il mio marito, quindi lui ha reagito e gli ha dato un'altra spinta per farlo cadere. Poi, l'uomo è stato portato dall'ospedale alla stessa clinica dove si trovava il marito".
L'anziano eroe aveva sentito le urla della sua vicina in difficoltà: "Ho sentito delle urla e ho capito che qualcuno la perseguitava. Ho pensato immediatamente a proteggerla, anche se sapevo di non avere molta forza". Ma Salvatore Riccobene non aveva esitazione: "Non ci ho pensato due volte, sono andato subito da aiutarla".
Il 27 novembre scorso, l'anziano eroe ha subito un agguatto. La moglie ricorda i momenti successivi con tristezza: "L'uomo mi ha fatto cadere e lui gli ha dato un'altra spinta per farlo cadere. Loro due sono caduti sul pavimento, ma lui non si è alzato, il mio marito invece si è alzato e l'ha aiutato a rialzarsi". Poi, Salvatore Riccobene è stato portato all'Ospedale Maggiore di Milano per un trattamento d'emergenza.
Le forze dell'ordine hanno arrestato lo stalking, ma Salvatore Riccobene non ha avuto l'opportunità di vedere la giustizia essere fatta. La moglie racconta: "Il marito è morto un mese dopo l'agguatto, dopo una lunga agonia".
L'anziano eroe aveva sentito le urla della sua vicina in difficoltà: "Ho sentito delle urla e ho capito che qualcuno la perseguitava. Ho pensato immediatamente a proteggerla, anche se sapevo di non avere molta forza". Ma Salvatore Riccobene non aveva esitazione: "Non ci ho pensato due volte, sono andato subito da aiutarla".
Il 27 novembre scorso, l'anziano eroe ha subito un agguatto. La moglie ricorda i momenti successivi con tristezza: "L'uomo mi ha fatto cadere e lui gli ha dato un'altra spinta per farlo cadere. Loro due sono caduti sul pavimento, ma lui non si è alzato, il mio marito invece si è alzato e l'ha aiutato a rialzarsi". Poi, Salvatore Riccobene è stato portato all'Ospedale Maggiore di Milano per un trattamento d'emergenza.
Le forze dell'ordine hanno arrestato lo stalking, ma Salvatore Riccobene non ha avuto l'opportunità di vedere la giustizia essere fatta. La moglie racconta: "Il marito è morto un mese dopo l'agguatto, dopo una lunga agonia".