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Un nuovo tuffo nella vicenda del delitto di Garlasco, e la traccia dei sospettati sembra ancora più sfumata. Il 37enne Andrea Sempio è indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto quel 13 agosto 2007, e secondo lui "no" sarebbe la risposta secca alle accuse. Ma chi lo dice di sbagliare?
Sempio, che frequenta la casa dove si verificò il delitto, si sfida con le tracce del DNA lasciate sul margine delle unghie della vittima e sull'impronta 33 trovata sul muro delle scale. E' un caso che sembra rimanere senza risposta, poiché secondo lui la prova "mista" non può essere attribuita esclusivamente a lui.
Ma c'e' di più: anche l'incontro con il condannato per lo stesso omicidio, Alberto Stasi, potrebbe essere stato solo un caso di contaminazione. Il DNA di Sempio sarebbe già stato trovato in precedenza, ma non è sicuro se sia stato lasciato durante un evento violento o meno.
Perché questa vicenda sembra tornare ogni volta? Perché il 37enne si sente coinvolto in una "trappola" che lo porta a rivedere le prove. "Questa sarebbe la terza volta", dice Sempio, "che succede". Ma come potrà essere sicuro di non essere colpevole?
La risposta sembra che non sia ancora arrivata. La prossima indagine probatoria sarà cruciale per determinare se Sempio è veramente coinvolto nell'omicidio della giovane donna. Ma per ora, il sospettato sembra tranquillo e confido: "Ci siamo dentro di nuovo, siamo di nuovo qua".
Sempio, che frequenta la casa dove si verificò il delitto, si sfida con le tracce del DNA lasciate sul margine delle unghie della vittima e sull'impronta 33 trovata sul muro delle scale. E' un caso che sembra rimanere senza risposta, poiché secondo lui la prova "mista" non può essere attribuita esclusivamente a lui.
Ma c'e' di più: anche l'incontro con il condannato per lo stesso omicidio, Alberto Stasi, potrebbe essere stato solo un caso di contaminazione. Il DNA di Sempio sarebbe già stato trovato in precedenza, ma non è sicuro se sia stato lasciato durante un evento violento o meno.
Perché questa vicenda sembra tornare ogni volta? Perché il 37enne si sente coinvolto in una "trappola" che lo porta a rivedere le prove. "Questa sarebbe la terza volta", dice Sempio, "che succede". Ma come potrà essere sicuro di non essere colpevole?
La risposta sembra che non sia ancora arrivata. La prossima indagine probatoria sarà cruciale per determinare se Sempio è veramente coinvolto nell'omicidio della giovane donna. Ma per ora, il sospettato sembra tranquillo e confido: "Ci siamo dentro di nuovo, siamo di nuovo qua".