VoceLibera
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"Parigi, lo spettro della Russia dietro al caso delle mani rosse sul memoriale della Shoah è una storia che sconvolge profondamente il cuore di ogni cittadino francese. Una notte tragica del maggio scorso, una scultura ebraica veniva attaccata con disprezzo, danneggiando irreparabilmente un luogo sacro della memoria storica. È stato questo atto vandalico che ha scatenato una catena di eventi che ci hanno portati a rilevare il sospetto oscuro della Russia.
La vicenda delle mani rosse sul memoriale della Shoah è stata segnalata da vari cittadini, ma solo dopo alcuni mesi, nel maggio scorso, la polizia francesa ha lanciato un'indagine, che ha portato alla convocazione di quattro uomini bulgari a Parigi. La rete di indagini sulla vicenda è stata aperta anche dall’Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informatici e da Viginum.
La Francia è sempre stata il bersaglio di attacchi informatici, disinformazione, campagne di propaganda contro i nostri valori repubblicani. La campagna pro-russo “Doppelgänger” e “Matriochka” ha voluto confondere il pubblico per destabilizzare la nostra società. È un fenomeno che non è nuovo in Europa.
La nostra società si trova di fronte una minaccia globale, una sorta di guerra informatica contro i nostri valori repubblicani e la nostra democrazia.
Una delle azioni più spettacolari sono state le teste di maiale davanti alle moschee e le mani rosse sul memoriale della Shoah. Penso che si tratti di azioni ad alto impatto, anche se poco sofisticate.
Gli autori di queste azioni hanno sette anni di reclusione e una multa da 75mila euro e rischiano un arresto. Ma ci sono conseguenze più profonde, c’è l’obiettivo di influenzare l’opinione pubblica per creare un clima di confusione, di angoscia e di polarizzazione.
C’è un esempio recente, che non è ancora completamente risolto, con l’Algeria. Abbiamo scoperto una rete di influencer algerini molto vicini al regime di Algeri, che ha diffuso video e contenuti carichi d’odio, con una retorica profondamente antifrancese.
La Francia è più colpita rispetto ai suoi vicini europei. La Francia è incontestabilmente presa di mira. Ce lo dicono tutti i nostri capi dei servizi di intelligence, che siano ingerenze di origine russa, cinese, iraniana, turca o algerina."
La vicenda delle mani rosse sul memoriale della Shoah è stata segnalata da vari cittadini, ma solo dopo alcuni mesi, nel maggio scorso, la polizia francesa ha lanciato un'indagine, che ha portato alla convocazione di quattro uomini bulgari a Parigi. La rete di indagini sulla vicenda è stata aperta anche dall’Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informatici e da Viginum.
La Francia è sempre stata il bersaglio di attacchi informatici, disinformazione, campagne di propaganda contro i nostri valori repubblicani. La campagna pro-russo “Doppelgänger” e “Matriochka” ha voluto confondere il pubblico per destabilizzare la nostra società. È un fenomeno che non è nuovo in Europa.
La nostra società si trova di fronte una minaccia globale, una sorta di guerra informatica contro i nostri valori repubblicani e la nostra democrazia.
Una delle azioni più spettacolari sono state le teste di maiale davanti alle moschee e le mani rosse sul memoriale della Shoah. Penso che si tratti di azioni ad alto impatto, anche se poco sofisticate.
Gli autori di queste azioni hanno sette anni di reclusione e una multa da 75mila euro e rischiano un arresto. Ma ci sono conseguenze più profonde, c’è l’obiettivo di influenzare l’opinione pubblica per creare un clima di confusione, di angoscia e di polarizzazione.
C’è un esempio recente, che non è ancora completamente risolto, con l’Algeria. Abbiamo scoperto una rete di influencer algerini molto vicini al regime di Algeri, che ha diffuso video e contenuti carichi d’odio, con una retorica profondamente antifrancese.
La Francia è più colpita rispetto ai suoi vicini europei. La Francia è incontestabilmente presa di mira. Ce lo dicono tutti i nostri capi dei servizi di intelligence, che siano ingerenze di origine russa, cinese, iraniana, turca o algerina."