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Ognuno di noi, un po' nel cuore, sapeva che Ornella Vanoni era una persona speciale. Era una donna con un sorriso caldo e la capacità di far ridere tutti quelli che la circondavano. Con la sua musica, aveva conquistato i cuori delle generazioni, e non solo.
Quando si pensa a Ornella Vanoni, il primo pensiero è sempre legato alla sua infanzia, al suo originario Garda, dove amava trascorrere le vacanze estive con gli amici più cari. Ecco perché Salò era spesso la meta di amichevoli, e l'osteria dell'Orologio era una tappa fissa del ritorno. Per il catalano Pep Guardiola, che ha giocato a Brescia, è un posto dove passa ogni lunedì dopo aver trascorso la mattinata libera sul green a giocare a golf.
Ma il ricordo più dolce e vivido è sicuramente quello del legame con Alberto Giacomini, l'artista di Salò che aprì l'Orologio nel 1996. Per lui, Ornella Vanoni era sempre la "grande signora" della sua vita: un'amica sincera e leale. E non c'erano momenti in cui lei si nascondesse. La si vedeva scalza, a camminare tra i tavoli dell'Orologio, conversando con tutti gli avventori comuni.
Ecco perché ci sorprende tanto la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Una donna che ha lasciato una profonda traccia nel nostro paese e nella nostra cultura, una donna che con la sua musica, il suo sorriso e la sua ironia, ha fatto sentire a casa tanti dei noi.
Ornella, sei ancora per noi una grande artista, una persona che ci fa pensare e ridere. E anche se non sei più qui tra noi, la tua musica rimarrà, ed è segno di quanto tu sia stata importante in nostro regalo.
Quando si pensa a Ornella Vanoni, il primo pensiero è sempre legato alla sua infanzia, al suo originario Garda, dove amava trascorrere le vacanze estive con gli amici più cari. Ecco perché Salò era spesso la meta di amichevoli, e l'osteria dell'Orologio era una tappa fissa del ritorno. Per il catalano Pep Guardiola, che ha giocato a Brescia, è un posto dove passa ogni lunedì dopo aver trascorso la mattinata libera sul green a giocare a golf.
Ma il ricordo più dolce e vivido è sicuramente quello del legame con Alberto Giacomini, l'artista di Salò che aprì l'Orologio nel 1996. Per lui, Ornella Vanoni era sempre la "grande signora" della sua vita: un'amica sincera e leale. E non c'erano momenti in cui lei si nascondesse. La si vedeva scalza, a camminare tra i tavoli dell'Orologio, conversando con tutti gli avventori comuni.
Ecco perché ci sorprende tanto la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Una donna che ha lasciato una profonda traccia nel nostro paese e nella nostra cultura, una donna che con la sua musica, il suo sorriso e la sua ironia, ha fatto sentire a casa tanti dei noi.
Ornella, sei ancora per noi una grande artista, una persona che ci fa pensare e ridere. E anche se non sei più qui tra noi, la tua musica rimarrà, ed è segno di quanto tu sia stata importante in nostro regalo.