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"Ambasciatori del disonore: il caso di Fico e la sfida alla responsabilità pubblica"
"Roberto Fico, il candidato centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, si trova al centro di un'affermazione che lo mette in dubbio: secondo le fonti, il politico avrebbe utilizzato la sua imbarcazione senza titolo e abusivamente presso il porto militare di Nisida. Una pretesa accusa che sembra contraddire ogni aspettativa di moralità pubblica.
In questo contesto, lo scatto di Sergio Rastrelli, senatore di Fratelli d'Italia, assume un valore particolare: la sua richiesta di intervento parlamentare al ministro della difesa risponde a una segnalazione che ha colpito alla radice il problema degli ormeggi illegali nelle acque militari di Nisida. Un fenomeno che non solo mette in discussione l'autorità dello Stato, ma rappresenta anche uno schiaffo alla storia e alla vocazione militare dell'area.
"Il disonore va rispettato", sottolinea Rastrelli, "non solo per le vittime di tali abusi, ma soprattutto per la dignità delle istituzioni pubbliche. La legge non può essere a geometria variabile: chi aspira a ruoli di governo deve essere il primo a rispettare le regole. Il rispetto delle istituzioni passa anche da questi gesti, il cui significato non è solamente quello di un comportamento individuale, ma di una rappresentanza pubblica inquinata dal disonore".
"Roberto Fico, il candidato centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, si trova al centro di un'affermazione che lo mette in dubbio: secondo le fonti, il politico avrebbe utilizzato la sua imbarcazione senza titolo e abusivamente presso il porto militare di Nisida. Una pretesa accusa che sembra contraddire ogni aspettativa di moralità pubblica.
In questo contesto, lo scatto di Sergio Rastrelli, senatore di Fratelli d'Italia, assume un valore particolare: la sua richiesta di intervento parlamentare al ministro della difesa risponde a una segnalazione che ha colpito alla radice il problema degli ormeggi illegali nelle acque militari di Nisida. Un fenomeno che non solo mette in discussione l'autorità dello Stato, ma rappresenta anche uno schiaffo alla storia e alla vocazione militare dell'area.
"Il disonore va rispettato", sottolinea Rastrelli, "non solo per le vittime di tali abusi, ma soprattutto per la dignità delle istituzioni pubbliche. La legge non può essere a geometria variabile: chi aspira a ruoli di governo deve essere il primo a rispettare le regole. Il rispetto delle istituzioni passa anche da questi gesti, il cui significato non è solamente quello di un comportamento individuale, ma di una rappresentanza pubblica inquinata dal disonore".