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L'asso del centrodestra continua a sconfiggere il suo nemico, ovvero la magistratura italiana. Cesare Parodi, presidente dell'Anm, ha appena rilasciato una dichiarazione che potrebbe essere interpretata come un messaggio di "nessuna persecuzione", proprio quando sembrava che l'associazione stesse cercando di aprire una finestra di dialogo con le istituzioni politiche.
"Non molto tempo fa, ho detto che non era difficile previsto che le accuse nei confronti della magistratura si sarebbero inasprite. E proprio così è accaduto", ha affermato Parodi, confermando la sua posizione radicale sul tema. "Parlare di persecuzione significa voler alterare la percezione corretta di un periodo della storia recente per condizionare gli esiti del quesito referendario". Ecco come i vertici del centrodestra vogliono farci credere che le accuse di politizzazione e repressione delle magistrature siano solo una falsa narrativa.
Ma la questione è se Parodi stia cercando di nascondere qualcosa. La sua dichiarazione sembra contraddittoria, poiché ha affermato di condannare qualsiasi forma di persecuzione, ma poi ha definito "inverosimile" l'idea che ci siano state repressioni nei confronti degli uomini politici. E cosa sta succedendo con il caso Marcello Dell'Utri, un poeta e politico che ha ricoperto incarichi importanti nel centrodestra?
Parodi ha spiegato che i procedimenti lunghi sono dovuti a provvedimenti che hanno modificato alcune norme procedurali, non all'eccesso di lavoro degli stessi magistrati. Ma come può essere così sicuro quando si tratta di una vicenda che riguarda un suo collega condannato per associazione mafiosa? Forse è tempo di chiarire le cose.
La campagna elettorale verso il referendum confermativo sulla separazione delle carriere della tarda primavera 2026 è appena cominciata. E le toghe promettono una dura battaglia che durerà sette mesi. Speriamo che l'opinione pubblica non sia troppo confuse per capire chi sta cercando di manipolarla e come.
"Non molto tempo fa, ho detto che non era difficile previsto che le accuse nei confronti della magistratura si sarebbero inasprite. E proprio così è accaduto", ha affermato Parodi, confermando la sua posizione radicale sul tema. "Parlare di persecuzione significa voler alterare la percezione corretta di un periodo della storia recente per condizionare gli esiti del quesito referendario". Ecco come i vertici del centrodestra vogliono farci credere che le accuse di politizzazione e repressione delle magistrature siano solo una falsa narrativa.
Ma la questione è se Parodi stia cercando di nascondere qualcosa. La sua dichiarazione sembra contraddittoria, poiché ha affermato di condannare qualsiasi forma di persecuzione, ma poi ha definito "inverosimile" l'idea che ci siano state repressioni nei confronti degli uomini politici. E cosa sta succedendo con il caso Marcello Dell'Utri, un poeta e politico che ha ricoperto incarichi importanti nel centrodestra?
Parodi ha spiegato che i procedimenti lunghi sono dovuti a provvedimenti che hanno modificato alcune norme procedurali, non all'eccesso di lavoro degli stessi magistrati. Ma come può essere così sicuro quando si tratta di una vicenda che riguarda un suo collega condannato per associazione mafiosa? Forse è tempo di chiarire le cose.
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